Non so a voi, ma a me la visione di Daydreamer, la serie TV turca in onda tutti i giorni dal lunedì al venerdì su Canale 5 alle 14:45, ha suscitato un certo interesse verso la cultura turca e la lingua turca.
Can Yaman e Demet Özdemir in Daydreamer.
E’ ambientata ad Istanbul, una delle principali città turche (che molti spesso confondono con la capitale, che è al contrario Ankara), situata sullo stretto del Bosforo a cavallo tra Europa e Asia. Proprio perché fortemente recettiva dell’influenza occidentale, data la sua collocazione geografica, Istanbul è senza dubbio la città turca più emancipata, multiculturale e avanzata del paese. È un’area storicamente importante anche per l’Occidente, poiché proprio lì fu collocata Bisanzio (dalla sua denominazione greca, Βυζάντιον, in latino Byzantium, mentre Istanbul ne è la denominazione turca), la Nuova Roma. È capoluogo della provincia omonima e si trova nella regione di Marmara. È patrimonio dell’UNESCO dal 1985.
La lingua turca
Il turco è la lingua ufficiale della Turchia (è parlata da circa il 90% della popolazione) ed è una delle lingue ufficiali di Cipro. La lingua turca appartiene al gruppo uralo-altaico. Dopo l’attestazione dell’Islam come religione ufficiale, la lingua turca acquisì diversi vocaboli e prestiti dall’arabo e dal persiano. Negli oltre 600 anni dell’Impero ottomano, la lingua letterarie e ufficiale fu un mix di turco, persiano e arabo. Con l’instaurazione della Repubblica, nel 1923, Mustafa Kemal Atatürk (primo Presidente della Turchia dal 1923 al 1938) fondò un’associazione per la lingua turca (Türk Dil Kurumu, TDK), affinché conducesse ricerche sul turco e rimpiazzasse i prestiti di origine araba e persiana con vocaboli turchi. Nel 1928, ebbe luogo un’importante riforma linguistica, che, tra le varie novità, portò all’abolizione dell’alfabeto arabo a favore del nuovo alfabeto turco derivato da quello latino. Grazie a tale cambiamento, il tasso di alfabetizzazione della popolazione migliorò considerevolmente. A causa di tale rivoluzione, giovani e anziani tendono ad esprimersi in maniera anche molto differente, anche perché gli anziani usano ancora molti termini di origine araba che sono caduti ormai in disuso e sono stati sostituiti da nuovi termini turchi.
Nell’alfabeto turco ci sono 29 lettere, a ciascuna delle quali corrisponde un suono preciso. A detta di molti, il turco è una lingua abbastanza regolare e di non troppo difficile apprendimento per gli italiani. I turchi, a loro volta, sono affascinati dal nostro Paese e non hanno serie complicazioni nell’imparare la lingua italiana. In Turchia, esistono delle scuole che insegnano la cultura italiana! Si dice che lo stesso Can Yaman abbia studiato al Liceo Italiano di Istanbul e si sia recato qualche volta in visita nel nostro Paese. La notizia è vera, poiché l’italiano di Can Yaman è piuttosto buono, al punto che, guardando gli episodi in turco, si può notare che il personaggio di Can Divit, in alcune scene, pronuncia intere frasi in lingua italiana.
Volete imparare a salutare e presentarvi in turco, ecco un video interessante che ho trovato:
Volete imparare i numeri?
Sıfır= zero
Bir= uno
Iki= due
üç= tre
Dört= quattro
Beş= cinque
Altı= sei
Yedi= sette
Sekiz= otto
Dokuz= nove
On= dieci
Condivido qui un video sui numeri, sempre del canale Progetto Giovani:
Ecco un breve vocabolario di parole turche:
Çok= molto
Çok iyi= molto bene
Çok güzel= molto bello
Bu=questo/questa
Şu=quello/quella
Merhaba=salve
Selam= ciao
Iyi akşamlar= buonasera
Iyi geceler= buonanotte
Sonra görüşürüz= ci vediamo dopo
Hoşçakal= arrivederci
Hoşgeldin=benvenuto
Seni görmek güzel= sono felice di vederti
Nasılsın= come stai
Adın ne? =come si chiama?
Benim adım= mi chiamo
Bay=signor
Bayan= signora
Yardım edeyim mi? = posso aiutarla?
Tuvalet nerede?= dov’è il bagno?
Bekle lütfen= attenda prego
Iyi= bene
Bu ne kadar?= quanto costa?
Afedersin= mi scusi
Pardon= permesso
Birşey değil= prego/ non c’è di che
Var= c’è/ci sono
Yok= non c’è/non ci sono
Günaydın= buongiorno
Güzel =bello
Taman= ok/va bene
Lütfen= per favore
Teşekkürler= Grazie
Nakit= contanti
Kredi Kartı = carta di credito
Pahalı= costoso/caro
Ne= che cosa
Az= poco
Istiyorum= vorrei
Güle Güle= arrivederci/ciao (quando si va via)
Aşkım= amore mio/tesoro
Köpek= cane
Ev=casa
Kedi=gatto
Erkek=uomo
Kadın=donna
Baba=papà
Anne=mamma
Çok teşekkürler= Grazie mille
Ve= e
Se volete studiare seriamente turco, le risorse online sono tantissime, dai video su Youtube, ai corsi, alle app e ai siti. Fra le app migliori, abbiamo Babbel e Mondly.
Il cibo:
Fra le cose che più colpiscono nella serie TV di Daydreamer, c’è la tradizione di servire il çay (té) nelle occasioni di convivialità, al lavoro, come durante i pasti e nei momenti di pausa del giorno. Di solito, viene servito in piccoli bicchierini trasparenti a forma di tulipano. Secondo i turchi “Una conversazione senza té è come un cielo di notte senza luna”.


Volete sapere qual è la ricetta del té turco?
Fra i cibi più noti, nella serie, compaiono anche: il Borek, una specie di variante molto speziata del nostro polpettone, che si fa sia di carne sia di verdure e dove, al posto della pasta sfoglia si usa la pasta fillo; le Kofte, polpette mediorientali di solito a base di carne d’agnello e spesso piccanti; i Dolma, cioé foglie di vite ripiene, spesso con carne macinata e riso (esiste anche la variante a base di cavolo verza); il Lahmacun, che altri non è che la versione turca della pizza, ecc.




Grazie per aver condiviso con me questo breve viaggio nella cultura turca!
Güle–güle (arrivederci)!
A cura di Franny.
Bell’articolo: davvero interessante!!!
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Grazie🙂🌻! Man mano che approfondirò le mie conoscenze sulla cultura turca, conto di scriverne altri
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Resto in attesa, allora….👍😊👌
Buon pomeriggio
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Buon pomeriggio a te🙂😘
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🤗
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