Quello che veramente importa-film

“Quello che veramente importa” (Lo que de verdad importa) è un film di Paco Arango del 2017. L’altro ieri sera la programmazione di Rai 2 lo prevedeva in tv e ho deciso di guardarlo, avendone sentito parlare in precedenza. Come blog incentrato in particolare sull’ottimismo e sugli effetti indubbiamente positivi che questo modo di concepire la vita è in grado di produrre in noi, ci sentiamo di consigliarlo. Un altro motivo per cui questo film mi ha colpito è che esso ha come tema centrale i guaritori ed è dedicato a un “guaritore”, esistito realmente, che ha risanato le anime e riportato un sorriso sui volti di moltissimi bambini malati di tumore, facendo beneficenza, Paul Newman. Si ha modo di scoprire questa curiosità nei titoli di coda. Chi immaginava che il grande attore hollywoodiano fosse anche un simile filantropo?

Paul Newman con alcuni bambini malati di cancro.

La pellicola costituisce, in un certo senso, il primo film concepito, prodotto e distribuito a scopo benefico. Tutti i suoi ricavati sono stati devoluti al network Dynamo Camp al fine di realizzare e fornire programmi di terapia ricreativa a bambini con malattie oncologiche, patologie gravi o croniche. Si dice che il progetto sia conseguenza dell’incontro tra Paco Arango e Paul Newman. L’attore hollywoodiano aveva fondato un’associazione, la Serious Fun Children’s Network, della cui gestione oggi si occupa sua figlia, che aveva fra i propri obiettivi quello di creare campi ricreativi attrezzati per bambini con gravi patologie.

Veniamo alla trama del film! Il film non parla di Paul Newman, ma narra una storia che può portare gli spettatori a fare una profonda riflessione interiore in modo leggero e anche divertente.

La trama

Il protagonista della vicenda è Alec (interpretato da Oliver Jackson-Cohen), un giovane ingegnere meccanico sulla soglia dei trent’anni, completamente scapestrato e fuori rotta, che vive da solo in Inghilterra, in seguito alla morte di cancro di sua madre e del suo fratello gemello Charlie, con cui aveva aperto una catena di negozi di riparazioni per apparecchi elettronici denominata “The Healer”. Alec conduce la sua vita in modo confuso, passando da una donna all’altra, ormai pieno di debiti a causa dei suo continuo ricorso al gioco d’azzardo. La sua esistenza sembra inevitabilmente segnata… poi, un giorno, un misterioso parente benestante, che Alec non sapeva di avere, lo convoca per un appuntamento al ristorante.

Lì, gli svela di essere il fratello scomparso di sua madre e di voler ripagare tutti i debiti che il giovane ha contratto negli ultimi anni. Il vecchio, un tale di nome Raymond Heacock (interpretato da Jonathan Pryce), pone però un’unica condizione: Alec dovrà lasciare il Paese, recarsi in Nuova Scozia e trascorrere almeno un anno nella casa di famiglia.

Alec è perplesso da tale offerta ed è riluttante nell’accettare, poiché ciò vorrebbe dire lasciarsi alle spalle molte cose. Per quanto gli sembri allettante l’idea di vedere i propri debiti definitivamente saldati, per un attimo, Alec è tentato dalla possibilità di rinunciare e rimanere esattamente dov’è. Nel bel mezzo di un inseguimento, dove per l’ennesima volta, si trova fortemente messo alla prova dai suoi creditori, Alec si rifugia nel confessionale, dove un carismatico e simpatico sacerdote tuttavia lo persuade ad accettare la seconda chance offertagli dallo zio.

Alec parte così alla volta della Nuova Scozia, in Canada. All’aeroporto lo attende un burbero e taciturno signore di mezza età di nome Frederick, che lo accompagna alla casa di famiglia senza troppe spiegazioni. Sin da subito gli risulta difficile ambientarsi nel paesino dei suoi antenati, perché non conosce nessuno, perché non funziona internet e perché non può tornare a fare quello che faceva prima. Non ci sono invero molte possibilità di sballarsi nel posto in cui suo zio lo ha catapultato!

Il giorno seguente, Alec si reca in città, subito dopo aver ricevuto il pick-up sgangherato e ridicolo, che ha ereditato per spostarsi. Lì incontra una donna, Cecilia (interpretata da Camilla Luddington), una veterinaria incaricata da suo zio di tenerlo d’occhio. Abituato com’è a fare il cascamorto con ogni genere di donna, Alec non perde un secondo e cerca sin dal primo istante di fare colpo sulla veterinaria, che tuttavia gli svela di non essere interessata agli uomini lasciandolo a bocca asciutta. Insieme i due redigono un annuncio, dove Alec dichiara di cercare lavoro come “Guaritore” di apparecchi elettronico, da presentare per la pubblicazione al giornale cittadino.

Una serie di equivoci porteranno un gruppo di persone alla sua porta, nei giorni seguenti, a richiedere i suoi servizi come Guaritore, non di apparecchi elettronici, ma di esseri umani. Sull’annuncio, erroneamente, infatti è stato scritto “Il Guaritore aggiusta chiunque” invece di “Il Guaritore aggiusta qualsiasi cosa”. Fra tali persone, vi sono un sordo, un’anziana signora con l’artrite, una giovane col diabete e un uomo affetto da calcoli renali.

Resosi conto dell’incomprensione, Alec informa tutti del fraintendimento: lui non guarisce le persone. Tutti se ne vanno. Solo la giovane donna gli chiede un favore: vuole far ingelosire il suo fidanzato perché le chieda di sposarla. Il fidanzato della donna la aspetta fuori col motore acceso, è balbuziente e Alec se ne accorge subito. Accompagna i due in città e regge il gioco alla donna, fingendo di essere un suo vecchio amico.

Tornato a casa, nei giorni seguenti, arrabbiato, si reca a casa sua Padre Malloy, il sacerdote del luogo, a rimproverarlo per aver ingannato la città e aver fatto pubblicare sul giornale delle falsità in merito alle sue capacità di guaritore. Mentre Alec cerca di spiegare al prete il malinteso, quest’ultimo ha un infarto. Alec lo mette su una carriola per portarlo sul pick-up e fa rotolare diverse volte incidentalmente sulla collina il suo corpo inerte. Nel bosco vicino alla casa, due bambine hanno ripreso tutto con una videocamera e vanno dallo sceriffo per informarlo dell’omicidio di Padre Malloy. Mentre Alec porta in città il corpo del prete, questo miracolosamente rinviene come nulla fosse nei pressi della chiesa e convince Alec di stare bene e di voler restare lì. Alec, giunto a casa, poi si reca dalla veterinaria per chiederle di dargli un vero lavoro. Lei gli propone di fargli da assistente. I due cominciano a diventare amici. Mentre stanno bevendo insieme in giardino, arriva lo sceriffo e arresta Alec. Il giovane invano ripete più volte che Padre Malloy è vivo e vegeto. Viene chiuso in cella e ci rimane per una notte. Misteriosamente, la mattina seguente, Alec si ritrova con le manette allentate e la porta aperta. Padre Malloy telefona togliendolo dai guai, prima che lo conducano in un carcere vero e proprio. Il giorno stesso, le stesse persone malate che si erano recate a cada sua accorrono insieme ad altra gente incontro ad Alec, per dimostrargli che lui li ha guariti. Effettivamente è così, ma Alec non riesce a capire il perché e non riesce ad accettarlo.

In casa, Alec trova un biglietto sullo specchio che gli dice di prendere la chiave della casa e recarsi in cantina dove sono custoditi i segreti della sua famiglia. Alec fa quanto raccomandato nel biglietto e in cantina trova suo zio seduto su una poltrona e una serie di quadri di suoi antenati, insieme a una cornice vuota con sotto il suo nome. Lo zio gli rivela che lui, come i suoi antenati prima di lui, è un prescelto, ha il dono di guarire le persone dalle malattie, dono che è stato attribuito dal Creatore alla loro famiglia, e che doveva manifestarsi in quella casa a partire dal giorno del suo trentesimo compleanno. Alec, avendo compiuto trent’anni pochi giorni prima, si rende conto che suo zio sta dicendo la verità. Tuttavia rimane sconvolto e perde i sensi. Al suo risveglio, accanto allo zio c’è anche la veterinaria.

I due svelano ad Alec che il dono è reale e che può rifiutarlo entro la mezzanotte del giorno stesso in cui è stato informato di possederlo. Alec risolutamente rifiuta il proprio dono. Poi è costretto a recarsi in chiesa, dove si tiene una cerimonia in suo onore. Lì, seppur un po’ combattuto, dichiara di fronte a tutti di rinunciare alla sua capacità appena acquisita di guarire le persone.

Successivamente, quando la nipotina dello sceriffo malata di cancro e i suoi genitori bussano alla sua porta, molte cose cambiano. Attraverso la conoscenza della giovane e frizzante Abigail (interpretata da Kaitlyn Bernard), che combatte con tutte le proprie forze senza perdere il sorriso, nonostante la sua malattia, Alec apprenderà molte cose.

Ritroverà la fede, capirà qual è il suo posto nel mondo, incomincerà a credere nell’al di là e nella possibilità che sua madre e suo fratello siano in Paradiso.

I due e la veterinaria trascorrono insieme un lungo e divertente weekend. Alec è dispiaciuto di non poter aiutare concretamente la ragazzina, non avendo più il suo dono, ma è comunque contento di averle regalato un sorriso. Prima di andarsene, la piccola svela ad Alec che ha capito che la veterinaria è innamorata di lui e che ha mentito, dicendo che non era interessata agli uomini.

Alec si arrabbia con Dio e chiede il proprio dono indietro per curare Abigail, ma sembra non esserci nulla da fare. Poi, una mattina, per posta Cecilia, la veterinaria, riceve una lettera da Abigail con un numero di telefono. Così si reca a casa di Alec per metterlo al corrente e i due contattano insieme la ragazzina. Abigail, sorprendendoli, rivela loro che il tumore è in remissione spontanea e che non morirà. Cecila, in preda alla felicità, bacia Alec. I due finiscono così per mettersi insieme.

Alec capisce di aver riavuto indietro il suo potere, di voler restare in Nuova Scozia accanto a Cecila e di voler fare del bene alle altre persone.

I miracoli, piccoli e grandi, esistono e sfiorano le vite di tutti gli esseri umani. Sta a noi accorgercene.

Ecco il trailer:

A cura di Franny.

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