La vita è meravigliosa-film

Da poco sulla piattaforma Amazon Prime Video hanno aggiunto il film “La vita è meravigliosa” (in lingua originale “It’s a Wonderful Life”), il capolavoro di Frank Capra del 1948, che ha fatto la storia e che, a distanza di tempo, rimane ancora un classico intramontabile. È tratto dal libro “The Greatest Gift” (letteralmente “Il Regalo più Grande”), di Philip Van Doren Stern, che altro non è che la vita stessa.

“I understand right enough,” the stranger said slowly. “I just wanted to make sure you did. You had the greatest gift of all conferred upon you—the gift of life, of being a part of this world and taking a part in it. Yet you denied that gift.” As the stranger spoke, the church bell high up on the hill sounded, calling the townspeople to Christmas vespers. Then the downtown church bell started ringing.” (The Greatest Gift)

“Ho compreso abbastanza.” Disse lentamente lo straniero. “Volevo solo essere sicuro che avessi compreso anche tu. Ti è stato conferito il dono più grande di tutti -il dono della vita, l’essere parte di questo mondo e l’avere una parte in esso. Eppure hai rinnegato questo dono.” Mentre lo straniero parlava, le campane della chiesa in alto sulla collina suonavano, come a chiamare le persone della cittadina ai vespri di Natale. Dopodiché, anche le campane della chiesa del centro cominciarono a suonare.” (Il Regalo più Grande)

Vi siete mai sentiti inutili, piccoli, insignificanti, tanto da dire a voi stessi “chissà come sarebbe diversa la vita delle persone che ho intorno se non fossi mai nato/a”? Ebbene, chiedendovi questo con leggerezza, in verità state trascurando tutto ciò che di buono avete fatto -spesso senza neanche saperlo- nelle vite delle altre persone. Noi siamo determinanti gli uni per gli altri e ciascuno di noi può fare tantissimo per rendere questo mondo un posto migliore.

La trama

George Bailey (interpretato da James Stewart), uomo nato e cresciuto a Bedford Falls, piccola cittadina di campagna, dove è rimasto per tutta la propria esistenza, alla vigilia di Natale del 1945, si trova a dover affrontare una grave crisi. La sua società è sull’orlo del fallimento, sono spariti, a causa di un fortuito incidente, 8000 dollari, e George vede, come unica soluzione per aiutare la propria famiglia e le persone che fanno affidamento su di lui, il suicidio, al fine di poter permettere loro di riscuotere il premio della sua polizza sulla vita. Mentre è su un ponte, sul punto di compiere quel tragico gesto, un gran numero di persone si rivolge a Dio al fine di pregare per lui. La scena si apre in Paradiso, dove San Giuseppe riceve le preghiere destinate a George Bailey, e decide di rispondere, incaricando un angelo di nome Clarence Oddbody affinché risolva la questione.

Clarence è un angelo di 2° classe, senza le ali, cui queste ultime vengono offerte come ricompensa in cambio della portata a compimento della missione. La narrazione comincia col racconto da parte di San Giuseppe della storia di George Bailey a Clarence, a dimostrazione di come l’esistenza di George abbia avuto un enorme impatto sulle vite di famigliari, amici e dell’intera comunità.

C’è un flashback che porta lo spettatore a molti anni prima, nel 1919, ad un’epoca in cui George Bailey era solo un ragazzino, che giocava insieme agli amichetti e a suo fratello Harry, sulla neve, nei pressi di un lago ghiacciato. Si vede George tuffarsi nel lago e perdere l’udito da un orecchio, per salvare il fratello Harry. Poi, lo si vede nella bottega del Sig. Gower, farmacista per cui faceva il garzone, ai tempi in cui questo aveva appena perso suo figlio. Lì impedì che Gower finisse in galera, perchè, in preda alla disperazione per la morte del figlio, per caso aveva sostituito le medicine per un bambino malato di difterite con del veleno. Anche una volta divenuto adulto, George, sul punto di partire per il lungo viaggio intorno al mondo, che aveva sempre sognato, e di lasciare Bedford Falls per andare all’università, si trovò a fare i conti con la dura realtà: la morte improvvisa del padre, che lo costrinse a rinunciare ai propri sogni e alle proprie aspirazioni per gestire insieme allo zio Billy la moderna cooperativa di risparmio fondata da suo padre Peter Bailey, che dava nuove opportunità, case e speranza a moltissime persone, la Bailey Costruzioni e Mutui. Lì si attestò come il principale antagonista di Potter, l’uomo più ricco ed avaro di Bedford Falls, una sorta di Scrooge moderno, che da anni teneva in pugno le vite di molte persone. Al suo posto, all’università, coi suoi risparmi, ci fece poi andare il fratello Harry.

Una volta che suo fratello aveva ottenuto la laurea ed era venuto il suo turno di sostituire George nella direzione dell’attività di famiglia, per permettergli di realizzare i suoi sogni e andare anche lui all’università, Harry si sposò e comunicò a George di aver ottenuto già un altro incarico nell’azienda di suo suocere. George, così, dovette accantonare per sempre la sua volontà di riprendere a studiare. Nel frattempo, George scoprì che anche Mary Hatch (interpretata da Donna Reed) -la sua amata Mary, la ragazza con cui era cresciuto e di cui era sempre stato innamorato, ricambiato- si era laureata ed aveva fatto ritorno a Bedford. Così, su consiglio della madre, prese coraggio e si recò da lei per dichiararsi. Come emerge dal racconto di San Giuseppe, Mary e George si sposarono ed ebbero diversi figli, fronteggiarono insieme la crisi del 1929 e l’arrivo della guerra.

La scena poi torna a quella vigilia di Natale del 1945, in cui George, distrutto e scoraggiato, sta per mettere fine alla sua vita siccome suo zio Billy ha perso i soldi, che dovevano versare in banca per onorare una scadenza di pagamento. Clarence compare al suo fianco sul ponte e finge di cadere in acqua per farsi salvare. George, proprio come supposto dall’angelo, si tuffa. Tirati fuori dall’acqua da un sorvegliante, Clarence svela a George di essere un angelo che è stato mandato a lui per impedirgli di suicidarsi e commettere un grave errore, buttando via quel dono grandissimo che è la vita. All’inizio però George è tutt’altro che convinto e confessa a Clarence di non voler essere mai nato. Clarence allora gli mostra cosa sarebbe successo se George non fosse mai venuto al mondo. George scopre così di essere stato fondamentale nella vita di moltissime persone.

Suo fratello se lui non fosse mai esistito, sarebbe morto annegato, il Signor Gower sarebbe finito in prigione per la morte accidentale di un bambino, Mary non si sarebbe mai sposata, l’intera Bedford Falls sarebbe caduta in mano a Potter, assumendo tutta un’altra forma, divenendo una cittadina di malaffare, Violet sarebbe divenuta una prostituta, il tassista Ernie, non avendo avuto il prestito dalla cooperativa di risparmio di Bailey, sarebbe stato abbandonato dalla moglie e dal figlio, l’attività di suo padre sarebbe fallita. Dopo aver capito quanto la sua esistenza sia stata importante, George torna sul ponte ed implora Clarence di farlo tornare a vivere. L’angelo esaudisce il suo desiderio, rimette le cose a posto e così guadagna le sue ali.

George torna a casa, dove scopre che ogni cosa si è già risolta da sè e che si era preoccupato troppo invano. La gente cui, nel tempo, aveva dimostrato solidarietà e affetto, è lì per lui, per aiutarlo a recuperare la somma persa. Succede così un meraviglioso miracolo di Natale. George riabbraccia la moglie e la sua famiglia, felice, conscio del fatto che la sua vita, seppure semplice ed umile, seppure non abbia fatto grandi cose, è stata ed è meravigliosa.

A cura di Franny.

8 risposte a "La vita è meravigliosa-film"

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