Siete alla ricerca di una lettura natalizia o di un regalo speciale per i vostri figli o nipoti e non avete le idee chiare? In tal caso, un Christmas Must Have di quest’anno è sicuramente la nuova favola di J.K. Rowling, “Il Maialino di Natale” (dal titolo originale “The Christmas Pig”).
Non ne avevate ancora sentito parlare? Com’è possibile? E’ già famosissima e destinata a divenire un classico della stagione.
J.K. Rowling, autrice dei 7 libri della saga di Harry Potter, pubblicati tra il 1997 e il 2007, è tornata alla letteratura per bambini nel 2020, dapprima con la fiaba “L’Ickabog”, storia pubblicata online a puntate per divertire grandi e piccini durante il lockdown, i cui guadagni sono stati devoluti per aiutare le persone colpite dalla pandemia di Covid-19, e poi con “Il Maialino di Natale”.
L’idea del Maialino di Natale frullava in testa alla Rowling già da un po’, anche se la pubblicazione è sopraggiunta solo nell’ottobre 2021. Invero, la Rowling sognava da sempre di scrivere una favola di Natale e una primissima ispirazione per il romanzo in questione le venne nel 2012, grazie ad un paio di maialini giocattolo di suo figlio.
E’ una storia che parla di giocattoli e, per questo, è stata equiparata a cult come Toy Story o lo Schiaccianoci, ma, alla fine, così come le opere citate e le Cose sue protagoniste, ha in sè uno spirito vivificato tutto suo.
” “Il Maialino di Natale”, che ho impiegato anni a scrivere, ha un posto speciale nel mio cuore. Lasciarlo finalmente libero di andare è stata un’esperienza gioiosa e catartica. […] Il ringraziamento più importante, quello (va) alla mia famiglia. Il Maialino di Natale è stato davvero Vivificato quel giorno in cui tutti e cinque i Murray erano sulla spiaggia e vi ho raccontato della Terra dei Perduti.” (J.K. Rowling)
Il Maialino di Natale
“Il Maialino di Natale” racconta le avventurose vicende di Jack nella Terra dei Perduti, durante la Vigilia di Natale, notte dei miracoli e delle cause perse in cui tutto è possibile.
“Tutto può accadere nella notte dei miracoli e delle cause perse.” (Il Maialino di Natale)
La vita di Jack scorre tranquilla e serena, come quella di tanti altri bambini della sua età. Ha l’affetto di una mamma e di un papà e anche un animaletto di peluche cui è affezionatissimo e che da anni è il suo migliore amico, un maialino di Natale, soprannominato Mimalino o più in breve Lino. Gli è sempre stato accanto, in ogni momento, è in tutti i suoi ricordi belli e brutti.
“Sicuramente Mimalino era sempre stato com’era adesso: grigiastro e sbiadito, con un orecchio rigido per essere stato succhiato troppo. Gli occhi di Mimalino erano caduti e per un po’ erano rimasti due buchetti, ma poi la mamma di Jack, che era un’infermiera, aveva cucito al loro posto due bottoncini.” (Il Maialino di Natale)
Una notte, all’improvviso, Jack viene svegliato da strani rumori e urla. Stringe forte Lino e va a controllare, in breve capisce che sono le voci dei suoi genitori, che stanno litigando. Jack, dalla cima delle scale, vede il papà in corridoio, coi jeans e il maglione, andarsene sbattendo la porta d’ingresso. Da quel giorno, Jack e suo padre non vivranno più insieme. Appena Jack compie sei anni, suo padre decide di stabilirsi all’estero per lavoro.
Ad aiutare Jack a metabolizzare l’allontanamento di suo padre restano Lino e la mamma.
“Jack piangeva contro il corpo soffice del maialino. Lino sapeva e capiva tutto senza che nessuno glielo dicesse.“(Il Maialino di Natale)
A quel punto, la mamma decide di cambiare casa e trasferirsi vicino ai nonni, in modo da poter avere un aiuto e lasciar loro Jack quando deve lavorare fino a tardi in ospedale.
Dopo un viaggio in macchina di più di 100 km, Jack, Lino e la mamma arrivano nella nuova città. Lì, Jack deve ambientarsi in una nuova scuola.
All’inizio, fare conoscenza coi nuovi compagni gli risulta molto difficile, almeno finché un giorno non conosce Holly Macaulay, una ragazza alta di qualche classe più avanti, famosa per essere una ginnasta brava e famosa. Inspiegabilmente, Holly e Jack fanno amicizia e, così, il resto della classe comincia a trattare meglio Jack.
Poi, col passare del tempo, la mamma di Jack comincia a frequentare un uomo, che Jack scoprirà ben presto essere il padre di Holly.
In seguito al matrimonio tra Brendan e Judy, la mamma di Jack, Holly diventa ufficialmente la sua sorellastra. Jack, al principio, non è dispiaciuto della cosa, in fondo Holly gli è simpatica. Dopo le nozze, tuttavia, Holly non è più la stessa e inizia a cambiare atteggiamento non suoi confronti.
“Jack non sapeva mai in anticipo se ci sarebbe stata la Holly simpatica o quella cattiva.”(Il Maialino di Natale)
Il rapporto fra i due bambini peggiora sempre più, finché, il giorno della Vigilia di Natale, dopo che, a causa di una distrazione, Holly aveva fatto cadere l’angelo della carta igienica, fatto a mano da Jack, dalla punta dell’albero di Natale, succede l’inimmaginabile. Jack, Holly e i nonni vanno al centro commerciale per comprare un nuovo angelo di Natale, che, secondo lui non sarebbe piaciuto alla mamma, che era affezionata a quello di cartone con la barba di lana, e, durante il tragitto di ritorno, i due bambini litigano e il povero Lino finisce fuori dal finestrino dell’auto.
“Jack gridò così forte che il nonno sterzò pericolosamente.
<<Ha buttato fuori Lino!>> gridava Jack. <<Ha buttato fuori Lino!>>
Ma il nonno non poteva fermarsi in mezzo all’autostrada. Continuarono per quella che gli sembrò un’eternità prima che potessero accostare.” (Il Maialino di Natale)
Il nonno scende dalla vettura e cerca imperterrito Lino, ma torna a mani vuote e dà a Jack la notizia che Lino è andato perso.
Jack è destabilizzato, ha perso il suo migliore amico, si sente la terra mancargli sotto i piedi.
***Seguono Spoiler***
Quel pomeriggio, mentre stava chiuso nella sua stanza, all’ora del tè, il nonno bussa alla sua porta e porge a Jack un sacchetto di carta marrone da parte di Holly. Dentro c’è un Maialino di Natale, ma, con sua somma sorpresa e delusione, Jack scopre che non si tratta di Lino. Il pupazzo dentro il sacchetto gli somiglia, è quasi identico a Lino, ma non è Lino.
Jack, arrabbiato, butta il Maialino di Natale a terra e lo calpesta. Poi, lo prende per la testa e cerca di strappargliela via. Il nonno cerca invano di calmarlo e Holly corre via.
Jack lancia il Maialino di Natale di nuovo contro l’armadio e si rifiuta di scendere al piano di sotto col nonno, che lo lascia solo.
Quella notte, accade qualcosa di davvero incredibile. Jack si sveglia di soprassalto e, aprendo gli occhi al buio, gli pare di sentire strane voci nella sua stanza.
“<<Non è mai stato fatto>> disse una voce preoccupata.
<<Non so nemmeno se sia possibile.>> replicò una seconda voce.
<<Dipende tutto dal bambino, se ha coraggio a sufficienza.>>” (Il Maialino di Natale)
Jack non riconosce nessuna delle voci. Cerca a tastoni l’interruttore della lampada e la accende.
Il Maialino di Natale è ancora a terra, davanti all’armadio. Jack lo raggiunge e, d’un tratto, il pupazzetto si anima e comincia a parlare. Il maialino, però, non è l’unica Cosa animata all’interno della stanza, oltre a lui, sembrano aver preso vita molti altri oggetti, tra cui una macchinina, l’armadio, il cestino della carta, le pantofole, la scatola dei fazzoletti, ecc.
“<<Nella Terra dei Vivi possiamo parlare solo stanotte, perché è una notte speciale>> spiegò il Maialino di Natale. <<Sai che notte è, vero?>>
<<La Vigilia di Natale>> rispose Jack.
<<Esatto>> disse il maialino. <<E questo vuol dire che per te c’è la possibilità… solo per una notte, non potremmo farlo in altri momenti… di riavere il tuo maialino.>>” (Il Maialino di Natale)
Jack inizialmente pensa che il maialino si riferisca all’autostrada, poi però quest’ultimo gli spiega che Lino non è nel suo mondo, ma nella Terra dei Perduti, dove finiscono tutte le cose smarrite. Le cose sostengono la teoria del maialino e spiegano come anche loro spesso, perdendosi, siano andate nella Terra dei Perduti. A governare tale terra, spiega il maialino, c’è Il Perdente, un mostro cattivo, che odia i viventi e desidera le loro Cose, che tortura e poi mangia. Jack allora, convintosi della veridicità del racconto, decide di recarsi nella Terra dei Perduti per salvare Lino. Il maialino si offre di accompagnarlo e spiega a Jack che, in quanto umano, può recarsi nella Terra dei Perduti e uscirne solo nella notte della Vigilia di Natale. Il Maialino di Natale pone un’unica condizione: dopo aver riportato a casa Lino, Jack dovrà restituirlo a Holly, la ragazza che lo ha comprato.
Nell’istante stesso in cui Jack dice ad alta voce di voler andare nella Terra dei Perduti, si sente risucchiare e rimpicciolire. Nel giro di poco, le sue dimensioni diventano le stesse del maialino. A quel punto, non sembra più un bambino, ma un giocattolo, un action figure.
Jack e il Maialino di Natale cominciano così la loro avventura. Nel giro di poco, riescono a perdersi dentro casa e ad essere catapultati nella Terra dei Perduti.
“<<Da che parte è la cucina?>> gridò il maialino di rimando, mentre il ringhio di Toby si faceva sempre più forte.>>
<<Non lo so!>> rispose Jack, disperato. <<Mi sono perso!>>
Alla parola ‘perso’, tutto ciò che era sotto i piedi di Jack svanì. “ (Il Maialino di Natale)
Jack e il maialino affondano lentamente nel pavimento, sprofondano entrambi in una colonna di luce dorata e si ritrovano, insieme a migliaia di altre Cose, in una specie di gigantesco magazzino, con pareti di mattoni. Le Cose attorno a loro erano divise per gruppi, mentre alcune cose col berretto, i cosiddetti Modulatori dei Perduti, cose che pur di non essere mangiate e distrutte avevano deciso di asservirsi al Perdente ed eseguire i suoi ordini. Tutte le Cose nel mucchio dovevano prendere un biglietto. Le cose importanti e preziose andavano da una parte, le cose riutilizzabili da un’altra, le cose di poco valore verso un’altra direzione ancora.
Jack cerca disperatamente Lino fra la folla, ma non lo vede, allora il Maialino di Natale gli spiega che s è perso da troppo tempo e che si trovano nel Fuori Posto, il luogo situato subito prima della Terra dei Perduti, dove ad ogni cosa persa viene assegnata una destinazione. Insieme, Jack e il maialino si fanno passare per due giocattoli e riescono a prendere parte all’Allocazione. Si trovano così dinanzi a tre porte, una di legno semplice, una di acciaio e una d’oro lucente. La maggior parte delle Cose voleva dirigersi verso la porta d’oro lucente, ma pochi invero finivano per attraversarla, perché essa veniva varcata solo dalle Cose più preziose e da quelle che avevano più valore per i loro proprietari.
Jack e il maialino assistono ai maltrattamenti di una cosa di poco valore, un coniglietto tutto sporco di fango, che viene lanciato giù da una botola, dritto verso il Perdente, poco prima di superare i controlli ed essere mandati oltre la porta di legno.
Oltre la porta, i due si trovano nel bel mezzo di un paesaggio innevato, insieme a molte altre Cose, e sentono un rumore di zoccoli. Un pony di plastica, un unicorno rosa di peluche, un cavallo da tiro di ceramica e un asinello di vimini sono lì ad accoglierli. Alla testa del gruppo, in groppa a un cavallo di legno con le ruote, c’è un Modulatore, un paio di forbici da cucina con due berretti neri. Jack, il maialino e le altre Cose devono montare in sella anche loro, poi tutta la compagnia si dirige verso Usa e Getta.
<<Se una Cosa disubbidisce alle regole, il Perdente la prenderà e se la mangerà. Se disubbidite alle regole diventate Di Troppo, e quello che è Di Troppo viene mangiato. E’ sempre stato così e sarà sempre così. E’ la legge.>>” (Il Maialino di Natale)
Jack e il maialino sanno di non essere stati allocati secondo le regole, perché hanno sfuggito i controlli dei Modulatori e perché Jack non è un giocattolo ma un umano, così comprendono di dover fare di tutto per non farsi scoprire.
Il maialino spiega che il Perdente vive in una zona inospitale, lì vicina, la Landa degli Illacrimati, dove vanno a finire tutte le cose di poco valore, di cui non importa più niente a nessuno.
“<<Allora, sicuramente, Lino non può essere in questa Landa>> affermò Jack. <<E’ più amato e voluto di qualunque altra cosa qui intorno, secondo me>>.” (Il Maialino di Natale)
Jack e maialino entrano così in una specie di città immersa nel paesaggio innevato, dagli edifici pericolanti, fatti di legno, tra cui spicca in particolare il Saloon. Lì vengono consegnati allo Sceriffo Stanghette, che promette al gruppo una vita serena e tranquilla, purché si comportino bene. Forbici rivela allo Sceriffo che è in giro una Cosa che è dove non dovrebbe essere e che è stato diramato un allarme per trovarla.
Il gruppo entra nel Saloon e a tutte le Cose viene assegnata una stanza.
<<Come fa una Cosa a essere contenta di trovarsi a Usa e Getta.>> singhiozzò Pettine. <<Significa che ai nostri proprietari non importa niente di noi!>>” (Il Maialino di Natale)
Oltre allo Sceriffo Stanghette, nel Saloon, ci sono una scatola portapranzo di nome Pranzy e un guanto da giardinaggio che suona il pianoforte. Lo Sceriffo spiega alle Cose arrivate in città che devono stare allegre e non devono perdere la speranza, se vogliono essere ritrovate da propri proprietari oppure semplicemente rimodulate, cioé aumentare di valore ed essere trasferiti nella città accanto, Dove Sarà Mai, di gran lunga più bella di Usa e Getta.
A Jack e al maialino viene assegnata la stessa camera. Jack purtroppo ha la brillante idea di chiedere di Lino allo Sceriffo Stanghette, arrivando ad insospettirlo. Jack e il maialino si trovano così a dover escogitare in fretta un piano per fuggire da Usa e Getta, prima di essere scoperti. Lo Sceriffo, nel frattempo, denuncia Jack e il maialino a un altro modulatore che è alla ricerca della Cosa che è dove non dovrebbe essere in quanto ha lasciato il Fuori Posto senza permesso. Il modulatore spiega allo Sceriffo che una delle Cose di Usa e Getta, inoltre, è stata rimodulata, in quanto è aumentata di valore per la propria proprietaria. Si tratta di Pranzy, che al suo interno ha un inalatore, fondamentale per una bimba asmatica. Jack e il maialino, avendo udito di nascosto la conversazione fra i modulatori, vanno nella camera di Pranzy e si nascondono dentro di lei con l’inalatore. Riescono così un’altra volta a superare i controlli, a sfuggire alle Catture e a passare nella città vicina, Dove Sarà Mai.
Scendono dalla scatola portapranzo e riescono ad entrare a Dove Sarà Mai, la città è fatta di piccole e graziose casette coperte di neve, con strade spazzate e luci splendenti sugli abeti. Lì, vedono una Rubrica che parla con un Cavallo degli scacchi e decidono di aspettare il momento giusto per chiedergli informazioni. Jack e maialino scoprono però da lui che non ci sono giocattoli a Dove Sarà Mai, così riprendono la propria ricerca. A Dove Sarà Mai si imbattono in un treno che sembra essere diretto verso un’altra città.
Hanno poi modo di conoscere da vicino Ruby, la Rubrica, che a Dove Sarà Mai ha molto potere e fa la guida turistica. La seguono per scoprire dove va il treno. Ruby fa fare alle Cose scese dal treno, a Jack e al maialino, un tour della città e spiega loro che ci sono solo due città nella Terra dei Perduti, Usa e Getta e Dove Sarà Mai.
Nel gruppo, Jack e il maialino fanno la conoscenza di Poesia, che è solita aiutare le Cose ribelli insieme a Finzione. Vengono così salvati dalle Catture, che hanno diffuso il loro identikit ormai dappertutto, e attraverso un tunnel, situato sotto una botola a casa di Poesia, riescono ad andarsene dalla città.
A fare loro da guida nel tunnel e nella Landa degli Illacrimati, c’è Bussola, che spiega loro che nella Landa stanno tutti i Dolori, cioé quelle emozioni di cui la gente è felice di liberarsi.
Nella neve, Jack, maialino e Bussola si imbattono in due figure, un angelo di Natale e il coniglietto ricoperto di fango che avevano visto all’inizio. Non si tratta, tuttavia, di un angelo qualunque, ma dell’angelo che è stato comprato dai suoi nonni per rimpiazzare il suo angioletto di cartone. Jack e il maialino riescono a scappare dalle Brutte Abitudini e anche dal Perdente, ma Angelo Rotto non ce la fa. Jack e il Maialino di Natale, rimasti soli con Coniglietto Azzurro diventano più amici che mai e Jack dà un nome al maialino, Nat.
All’improvviso, proprio quando avevano perso ogni speranza, incappano nei binari del treno, che porta alla Città dei Rimpianti, dove potrebbe trovarsi Lino. Seguendo i binari, i tre raggiungono finalmente una bellissima città circondata da mura e cancelli dorati. Coniglietto Azzurro dapprima non capisce perché Jack e Nat vogliano recarsi lì, poi Jack gli rivela che è alla ricerca di Lino, il suo pupazzo preferito, e Coniglietto Azzurro capisce che Jack è un bambino vero, allora si sacrifica per la causa, distraendo i Modulatori a guardia della città e permettendo ai due di entrare.
Proprio mentre i Modulatori stanno per avere la meglio sul coniglietto, come per via della buona azione compiuta, un fascio di luce lo avvolge e il coniglietto comincia a salire verso un foro nel cielo, da cui riecheggia forte la voce di una bambina che dice di voler tenere un pupazzo sporco di fango caduto in un’aiuola. Così, Coniglietto Azzurro ha il suo lieto fine.
Jack e Nat entrano. La città non è come se l’aspettavano: al posto delle strade, ci sono canali fiancheggiati da case alte e belle e percorsi da barche e gondole. Riescono a nascondersi sul bordo di una gondola, sotto una stola di velluto. Da sotto la coperta, sentono i Modulatori accogliere con sommo rispetto le Cose giunte nella Città dei Rimpianti e rimangono senza parole perché non hanno mai sentito i Modulatori trattare così bene nessuno. Dopo alcuni cigolii, sulle gondole salgono delle Cose, anche su quella dove i due si sono nascosti. Jack e maialino percepiscono un calore tremendo e ipotizzano che la Cosa che è salita sulla loro barca sia una specie di carbone ardente. Sbirciano così da sotto la coperta e vedono una luce accecante. Usciti allo scoperto, non vengono visti da nessuno, solo dalla Cosa emanante la luce, che spiega loro di essere Felicità.
“<<Come ti sei persa?>> chiese timidamente.
<<Per noncuranza […] la mia proprietaria è un’attrice. E’ affascinante e talentuosa, ma non è stata gentile come avrebbe dovuto con le persone a cui voleva bene, né si è impegnata quanto avrebbe dovuto, anche se amava il suo lavoro. I suoi doni in passato le hanno portato amici e successo, ma a causa della sua pigrizia e del suo egoismo se li è lasciati sfuggire e ora, purtroppo, ha perso anche me.>>” (Il Maialino di Natale)
Jack e il maialino, aiutati da Felicità, scendono sulla riva del canale. Girano così per le vie della città, alla ricerca di Lino, ma non lo trovano. Si imbattono, invece, in un gruppo di artisti, che si stavano esibendo in una piazza. Lì fanno la conoscenza di una figura incappucciata con voce di donna, che dice di essere stata mandata da Felicità per supportarli nella loro missione. I due seguono così la figura incappucciata vestita di viola fino al palazzo reale, lì fanno la conoscenza di Potere, il re, di Ottimismo, di Memoria, di Bellezza e dei Principi. Jack e Nat scoprono ben presto che l’invito era in realtà una trappola per consegnare entrambi al Perdente.
“<<Ho sentito che state cercando un vecchio maialino di pezza>> disse Ottimismo, quasi saltellando per l’entusiasmo. […] <<Sono sicuro che lo troverete! Tutto si risolverà splendidamente!>>”(Il Maialino di Natale)
Il re, tuttavia, non si rivela affatto di buon cuore, così come la figura incappucciata che li ha accolti, la cui vera identità è Ambizione, e i due insieme mirano a usare Jack, in quanto bambino vero, per acquisire sempre più potere. Il re svela a Jack di sapere anche che sono alla ricerca di un maialino di pezza di nome Lino.
Ambizione e Potere spiegano ai presenti di voler consegnare Nat e Jack al Perdente, per ottenere un maggiore potere, nuovi possedimenti e per avere una garanzia che lui rimanga lontano dalle mura della città. Fanno così votare Bellezza, Ottimismo, Memoria e i Principi. Sembra che i giochi siano decisi, quando, all’improvviso, entrano nel salone Felicità e Speranza, che votano per lasciare liberi Nat e Jack. Il re, allora, in preda all’ira, decide che nessun voto conta e che si farà come vuole lui. Di conseguenza, chiama i Modulatori. Per fortuna, un braccio caldo e forte afferra Nat e Jack, è Speranza, che spiega le ali, e vola fuori dalla sala per portarli in salvo.
Speranza conduce così Nat e Jack all’Isola dei Diletti, di cui solo pochissime Cose conoscono l’esistenza. E’ l’isola dove vanno a finire le cose molto amate. Jack e Nat devono saltare giù. Nat fa andare prima Jack. Il bambino si trova così immerso in un mare limpido e, nel giro di poco, i suoi piedi vengono a contatto con della soffice sabbia bianca. Sulla spiaggia, c’è Lino. Jack è senza parole per la gioia. I due si abbracciano.
Jack spiega quanto sia stato difficile staccarsi da lui, dopo che Holly lo ha scaraventato fuori dal finestrino, e di come sia lieto di averlo ritrovato. Lino conduce allora Jack a casa sua. Scopre con grande sorpresa che, nella stessa casetta sulla spieggia, vive anche l’Angelo della Carta Igienica. Viene il momento della verità e Lino spiega a Jack ogni cosa.
<<Il nonno ha rischiato molto Di Sopra per cercare di recuperarmi, ma è arrivato un camion e mi è passato sopra. Il nonno mi ha visto disfarmi. Di me, nella Terra dei Vivi, è rimasta solo qualche pallina di plastica e un pezzetto di stoffa sporca.>> (Il Maialino di Natale)
Jack non riesce a crederci. Lino spiega a Jack che si sta bene nell’isola, che è un posto dove tutti sono al sicuro e che il Perdente non può raggiungere, perché è il luogo dove finiscono direttamente le Cose molto amate quando vengono perdute.
<<Stanotte puoi riportarmi nella Terra dei Vivi, se lo vuoi davvero. Di Sopra è ancora la vigilia di Natale, la notte dei miracoli e delle cause perse. Tuttavia…>> (Il Maialino di Natale)
Lino spiega a Jack che, per riportarlo in vita, c’è un prezzo da pagare: un giocattolo proprio uguale deve prendere il suo posto, in breve Nat deve sacrificarsi. Jack si accorge che Nat, infatti, non li ha seguiti. Il Maialino sapeva fin dall’inizio che salvare Lino avrebbe significato perdere la propria vita.
Jack si rende conto di ogni cosa… se il Perdente prende Lino, gli succhierà via la sua parte vivificata e lui morirà. Si sente terribilmente in colpa e pensa a tutti i bei momenti passati insieme.
<<Lino… io devo andare a salvarlo.>> […]
<<Speravo che tu lo dicessi, Jack. Sono contento.>>
<<Ma tu…vieni con me?>>
<<Lo sai che non posso Jack […] puoi portare a casa solo uno di noi due… ma se salvi Nat io sarò per sempre al sicuro su questa bellissima isola. E’ un posto meraviglioso e ogni giorno penso a te e alla fortuna che ho avuto di essere tanto amato.>>“(Il Maialino di Natale)
Per aiutarlo a tornare nella landa, per accorrere in soccorso di Jack, Lino chiama Babbo Natale, che con la sua slitta porta Jack da Bussola. Bussola accompagna il bambino per l’ultima parte del tragitto, fino alla Tana del Perdente, che è situata in un’enorme grotta sotterranea.
Lì, Jack riconosce Nat, che è imprigionato in una delle gabbie più alte ed è intento a parlare col Perdente, mentre tutte le altre Cose sono chiuse dentro altre gabbie appese alle pareti.
Jack cerca di avvicinarsi e percepisce la paura delle Cose tutte intorno a lui. L’unico a mostrare un incredibile coraggio lì è Nat, che dice al Perdente che non ha paura di morire, in quanto ha già affrontato la cosa più terribile: perdere Jack. Aggrappandosi alla roccia, Jack, riesce a raggiungere la gabbia di Nat. Così come la roccia, però, tutte le gabbie erano bollenti ed erano chiuse da pesanti lucchetti.
Alla fine Nat, guarda su e lo vede appeso alla parete di roccia. Così, supplica il bambino di andarsene e salvarsi, prima che sia troppo tardi.
Il Perdente, però, all’improvviso si accorge di lui e inizia a minacciarlo. Le Cose, spaventate, lo implorano di risparmiarlo. Jack, allora, raccogliendo tutto il coraggio che ha, parla alle Cose e dice a loro di essere un umano, di tenere a tutte loro e di volerle portare fuori di lì. In quel momento, tutti i lucchetti delle gabbie si spalancano e cadono a terra, lasciando le Cose finalmente libere. Così, poiché Jack si era rifiutato di abbandonare la speranza, nel cielo di legno scuro sopra la tana si aprono così tanti fori di ritrovamento da diventare una crepa e un vortice di luce dorata preleva Jack, Nat, Angelo Rotto e tutte le altre Cose.
Grazie alla speranza, riescono tutti insomma a sfuggire al Perdente.
“Niente è perduto per sempre finché rimane un po’ di speranza…” (Il Maialino di Natale)
Jack apre gli occhi, è a casa, raggomitolato sotto l’albero di Natale, vicino ai regali ed è tornato delle sue dimensioni normali. Con la mano stringe la zampetta di Nat e poi, insieme a loro, c’è Angelo Rotto. La mamma, che doveva averlo cercato a lungo, lo abbraccia e lui prova a raccontarle la sua avventura, ma la mamma, così come tutti gli altri, non gli crede e gli dice che è stato solo uno strano sogno.
Jack, comunque, è contento, è riuscito a fare ritorno dopo una straordinaria avventura, insieme al suo nuovo amico Nat.
Condivido qui di seguito un brano del libro, letto in lingua originale da J.K. Rowling, che come sempre ci ha fatto sognare regalandoci una nuova storia ricca di magia e di speranza:
A cura di Franny
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