Chiamatelo talento, chiamatelo sogno, chiamatelo dono. Tutti ne abbiamo uno. A volte, è solo molto nascosto. Non traspare in maniera evidente o forse siamo troppo insicuri per lasciarlo emergere, per abbandonarci ad esso. Spesso è la parte migliore di noi, il nostro nucleo, un qualcosa che ci permette di trasmettere qualcosa agli altri ed essere ascoltati. Piccolo o grande che sia, va usato per il meglio.
È una marcia in più, una luce, che, nei momenti di buio estremo, si accende e ci dice perché vale la pena continuare. Scorre attraverso di noi, come la vita stessa. Non è niente di meccanico, di calcolato, di pensato, anche se va incoraggiato e allenato costantemente. È emozione pura. È la metamorfosi della lacrima che ti scorre sulla guancia, di un cuore che batte, della rabbia che covi, di uno sprazzo di felicità. È il tentativo di trasporre nella realtà, verso l’esterno, ciò che abbiamo dentro. È condivisione, è un miracolo che salva e ci salva.

Può essere tutto, qualsiasi cosa. Non importa che si tratti di arte, di disegno, di scrittura, di suonare un particolare strumento, di recitazione, dell’insegnamento, del ballo, di cucina, di saper parlare alle persone, di cucire, del giardinaggio, della fotografia… qualsiasi cosa sia, quel talento è lì per un motivo e non è solo vostro. È qualcosa che vi è stato dato per essere condiviso col prossimo.

E non importa se è un hobby, un’attività che amate moltissimo ma cui vi dedicate occasionalmente. Ciò che conta è non perderla mai, perché quella è la vostra essenza, ciò che può restituirvi la forza di lottare, la gioia che avevate perduto.

La verità è che tutti amiamo fare qualcosa. Non bisogna essere necessariamente famosi o di successo per poter dire di essere in bravi qualcosa. Magari non saremo dei fuoriclasse, ma a chi interessa? Chi stabilisce quanto più o meno talento abbiamo? Se non siete etoile della danza, magari sarete speciali per quel gruppo di marmocchie simpatiche cui insegnate una volta a settimana. Oppure, se non siete diventati campioni di pallacanestro, magari lo sarete per vostro figlio o vostro nipote, quando gli insegnate un passaggio speciale.

E poi c’è tempo per il talento, per i sogni. È finita solo quando voi stabilite che è finita. Non c’è un gong, non c’è un campanella, un’età specifica in cui arrendersi. L’importante è fare le cose con passione e non smettere mai di fare quello che amiamo, amatorialmente o a livello agonistico, come hobby o come professione. Il talento, i sogni, si irradiano dalle persone come un filo che le collega ad altre. Sono un modo per comunicare, per accendere altre luci, nonché un modo per far vivere i ricordi e per sentirsi sempre giovani.
“Esiste una fonte di giovinezza: è la tua mente, il tuo talento, la creatività che metti nella tua vita e nella vita delle persone che ami.” (Sophia Loren)

A cura di Franny.
Bellissimo post che regala gioia e positività
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Grazie di cuore😊💚! Spero ti trasmetta quanta più positività possibile😊
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🙏😘🪁🙏
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😊😘🙏
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