Pillole di ottimismo: Thomas Edison

C’è una storia motivazionale, che mi ha colpito molto e che andrebbe raccontata a tutti quei bambini, a tutte quelle bambine, ragazzi e ragazzi, che qualcuno fa sentire stupidi, cui qualche insegnante o qualche persona ha detto che non valgono niente, che non riusciranno a fare mai nulla di buono.

“Colui che non sbaglia mai, perde un sacco di buone occasioni per imparare qualcosa.”

(Thomas Edison)

E’ la storia sorprendente di uno dei più grandi inventori della storia umana, Thomas Edison. Oltre ad aver inventato la lampadina, egli è infatti padre di altri 1093 brevetti!

Un giorno, Tom o Al, come lo chiamavano in famiglia, tornò a casa da scuola con in mano una lettera del maestro da consegnare alla mamma. La madre, Nancy Matthews Elliott -che oltre ad essere una buona madre, doveva essere anche alquanto intelligente e geniale-, aprì la lettera, la lesse e scoppiò a piangere.

Il piccolo Tom si preoccupò nel vederla così e le chiese il perché di quel turbamento. La donna, allora, rispose:

“Qui c’è scritto che tu sei un genio, che tu sei così bravo che non puoi stare al livello dei tuoi compagni e che devo occuparmi io della tua educazione, in maniera personale.”

(Nancy Matthews Elliott)

Così anno dopo anno, la madre lo educò a casa, fornendogli qualsiasi spunto di approfondimento possibile e appassionandolo allo studio. Gli diede un’educazione completa, persino migliore di quella che avrebbe ricevuto a scuola, e tanto affetto, tanta fiducia. Si dice che, appena adolescente, Tom avesse già un laboratorio personale, allestito nella cantina di casa.

Passarono molti anni e, quando Tom era già divenuto ricco e famoso, anche grazie all’invenzione della lampadina, sua madre morì, all’età di 61 anni. Tom rimase molto rattristato da quell’avvenimento, a causa del profondo attaccamento che nutriva per lei e del costante supporto che la mamma gli aveva dimostrato nel corso di tutta la sua vita. Si mise, così, preso dalla nostalgia, a frugare fra le vecchie cose di famiglia e si imbatté, per caso, nella vecchia lettera che il maestro aveva scritto quando lui era ancora soltanto un bambino.

Rimase spiazzato, quando ne lesse il vero contenuto e si accorse che era diverso da quanto aveva affermato invece sua madre.

“Gentile Signora, vostro figlio ha lentezza nell’apprendere, dovuta a un ritardo mentale. La preghiamo vivamente di non mandarlo più nella nostra scuola.”

Tom pianse per ore. In quel momento, numerosi ricordi del periodo scolastico affiorarono nella sua mente. Rammentò che la scuola non gli piaceva neanche un po’… la modalità di insegnamento del suo maestro e di sua moglie, che gli facevano imparare le lezioni a memoria, per poi ripeterle ad alta voce, non lo aveva mai soddisfatto… A lui era sempre piaciuto vedere le cose a modo suo, ponendo domande per capire il funzionamento degli oggetti, o utilizzando la fantasia e la manualità.

Se Nancy, sua madre, non avesse creduto in lui, oggi avremmo sicuramente avuto un genio in meno. Quest’aneddoto ci insegna a non dare giudizi affrettati e che ciascuno di noi può fare la storia e può contribuire al progresso del pianeta.

Nancy Matthews Elliott.

“La nostra più grande debolezza sta nel rinunciare. Il modo più sicuro per riuscire è sempre provarci un’altra volta.”

(Thomas Edison)

Sì, se sentite un/a ragazzo/a, o anche un/a giovane adulto/a, scoraggiarsi per il commento inopportuno di qualcuno, chiedetegli/le se conosce la storia di Thomas Edison e, se vi risponde di no, raccontategliela. Gli/le restituirà un po’ di speranza e gli/le farà capire che, a fare davvero la differenza, talvolta, sono la forza di volontà e gli incoraggiamenti ricevuti. Una madre come quella di Thomas Edison può fare realmente una rivoluzione nella vita di qualcuno, così come la presenza di un padre, di un insegnante o di un’altra figura importante, della medesima pasta. Senza di lei, Edison non avrebbe mai cambiato il mondo, perché per tutti lui era solo un bambino destinato a fallire.

“Non ho fallito. Ho semplicemente trovato 10.000 modi che non funzionano.”

(Thomas Edison)

A cura di Franny.

3 risposte a "Pillole di ottimismo: Thomas Edison"

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  1. Questo articolo è semplicemente stupendo. Lo dedico a me come mamma che io mi sento dire le stesse cose di mio figlio, mentre io vedo un grande potenziale. Grazieee , da dedicare ad ogni genitore.

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    1. Grazie! Sono proprio contenta che ti abbia trasmesso questo e che tu ti ci riveda… io, a contatto coi bambini, posso dire di aver notato che questa cosa è vera e che quando sono incoraggiati e c’è qualcuno che crede in loro, poi i risultati si vedono! Soprattutto quando a farlo è una mamma, un papà o qualcuno della famiglia!Sono sicura che vale anche per tuo figlio e che in sé abbia un grande potenziale🙂💪… auguro a te e a lui il meglio e di riuscire a far ricredere chi non la pensa così💪

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