Non temete i conflitti, fanno parte della nostra vita.
Un litigio può far bene, sia che si verifichi coi vostri figli, genitori, sorelle, fratelli, col partner (per quelli tra voi che sono impegnati in una relazione), parenti in generale, amiche, amici, colleghi ecc.
La rabbia, se gestita nel modo giusto, non è un’emozione negativa; fa parte del pacchetto, appartiene ad ogni essere umano.
Un litigio è un momento di confronto, se si litiga, se ci si arrabbia, non sempre vuole dire che le cose vanno male. Litigare vuol dire tenere un po’ a se stessi, avere un minimo di amor proprio e difendere il proprio pensiero, i propri principi, i propri valori, i propri sogni.
Non si può costantemente rimanere in silenzio, anche se sarebbe molto più facile. Talvolta, è bene dire quello che si pensa in faccia ad un’altra persona, o il rapporto perderà di sincerità.

Si dice che le persone molto calme soffrano di attacchi d’ira. Questo è vero. Le persone generalmente calme accumulano, assorbono, non dicono, conservano. Poi, viene un istante in cui scoppiano, in cui non ce la fanno più e tutto quello che si sono tenute dentro per mesi e mesi salta fuori, all’improvviso, con reazioni spesso esagerate. Queste persone, spesso, sono diventate calme, perchè hanno sofferto durante la loro infanzia, perché vedevano i genitori litigare con frequenza e dovevano mediare con loro oppure tale repressione può essere legata ad altre motivazioni.

Non spaventatevi, se una persona vi dice nero su bianco, magari urlando, come la pensa. Qualche volta, vi sta solo chiedendo aiuto, vi sta chiedendo di ascoltare. L’importante è che un litigio non sfoci in violenza o gesti folli, ci vuole un minimo di autocontrollo.
“Quando uno è arrabbiato dice cose che spesso non pensa. E’ una reazione spontanea, è nell’indole di ogni uomo. Quando uno è arrabbiato cerca le frasi che possono il più possibile ferire la persona a cui sono dirette. Ma in realtà, a conti fatti, a litigio terminato, sta più male la persona che ha ricevuto quelle frecce avvelenate o colui che le ha scagliate?” (Seneca)
La rabbia non può essere annullata. Quando qualcuno ci chiede di stare in silenzio, di non opporci mai, di non dire come la pensiamo, di non fare quello che vogliamo… in quel momento, in realtà, sta tentando di avere, consciamente o meno, un discreto controllo su di noi. Di chiunque si tratti, genitori, parenti, fratelli, sorelle, amici, amiche, ecc., non va bene. Non è sano smettere di essere se stessi. Non smettete di ribellarvi, se credete che una cosa sia giusta, se sentite che vi stanno obbligando a fare qualcosa che non volete, se desiderate comunicare agli altri i vostri timori, le vostre ragioni e le vostre paure. Così come non va bene, dall’altro lato, arrabbiarsi costantemente; come in tutte le cose, ci vuole la via di mezzo.

“La vita mi sembra troppo breve per trascorrerla a odiare e prender nota dei torti subiti.” (Charlotte Bronte)
Non si può sempre essere arrabbiati e voler litigare: lì è evidente che qualcosa non funziona e non sempre ha a che vedere con il rapporto fra due persone, talvolta può dipendere anche da stress e dinamiche esterne.
Se siete stressati o nervosi, parlate, parlate con qualcuno di questo. Sfogatevi. Non lasciate che lo stress si accumuli, vi distrugga ed emerga come un’onda addosso alle persone a cui volete bene. Meditate, ascoltate musica, provatele tutte. Non abbiate timore delle reazioni vostre e degli altri, ricordate che ad ogni problema c’è una soluzione (ovviamente quando le reazioni non sono estreme). Il miglior psicologo, qualche volta, è una carissima amica o un carissimo amico. O, se volete girare le cose in un’altra prospettiva, siete voi: chi vi ascolta meglio di voi stessi? Se non ascoltate voi stessi, come sarete in grado di spiegare anche a uno specialista come vi sentite? Le risposte che cerchiamo sono di sovente dentro di noi, non fuori.
Per gestire un conflitto, sarebbe utile contare prima di dire qualsiasi cosa che possa ferire le altre persone. E’ necessario lavorare molto su se stessi, ascoltarsi, innanzitutto. In sede di conflitto, siate il più calmi possibile e controllate eventuali reazioni estreme. Ad esempio, i genitori che evitano il conflitto coi figli, per paura di perderli, sbagliano. Bambini e adolescenti hanno bisogno di regole. Se un genitore si accorge che la strada che sta prendendo un figlio è sbagliata, che si sta comportando male, deve dirglielo. Così, allo stesso modo, un figlio, se sente che il genitore non lo capisce, ne deve assolutamente parlare, deve avere l’opportunità di essere ascoltato e capito e il genitore deve un attimo scendere dal piedistallo dell’autorità per prendere il posto del genitore preoccupato e bendisposto. Lo stesso vale per fratelli, sorelle, amici e amiche e anche nei rapporti di coppia. I litigi non necessariamente sono un campanello d’allarme, qualche volta sono un’opportunità per crescere e migliorare insieme, ma ci vuole tantissima forza di volontà perché questo sia possibile.
E’ bene evitare invece di litigare per qualsiasi piccola cosa e sforzarsi di lasciar correre qualche volta, di cedere un po’, sì, perché, in questo modo, si dimostra di tenere alle altre persone. Non si può essere né così egocentrici da voler che tutto vada esattamente come vorremmo noi, né così passivi da lasciar correre tutto. La via di mezzo è la soluzione, quella che permette alle cose di stare in equilibrio.
Per spiegare le emozioni ai vostri bambini -se ne avete-, potrebbe essere una bella idea guardare insieme a loro il film della Disney PIXAR, “Inside Out”.
Condivido qui il trailer:
A cura di Franny.
Inside Out è stupendo❤️ Post che fa riflettere. Io faccio parte di quella categoria che cerca di evitare le discussioni in ogni modo, perché sono cresciuta in una famiglia in cui si gridava e discuteva per ogni cosa, ogni giorno. Liti inutili, causate da un padre molto particolare che urlava e basta, senza possibilità di arrivare a un punto di incontro perché lui aveva ragione e tutto il mondo torto. Tendo comunque a evitare se posso ma a volte una lite, intesa come ‘chiarimento’, mantenendo toni educati, può portare a un miglioramento di una situazione preesistente. Non sopporto le persone che urlano. Un abbraccio! 😘
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Ciao🤗❤si Inside Out è fortissimo! Eh ti comprendo perfettamente, so che vuoi dire! Certi caratteri non sono facili per niente, purtroppo! Ho sperimentato anche io con mio papà queste situazioni, anche se poi alla fine è una brava persona, ma quando si arrabbiava o si arrabbia…guai😅! Sono anche io per l’evitare di urlare e le liti, però ovviamente ci vuole un limite… nel senso che la persona deve essere libera di comunicare, esprimere emozioni e dire ciò che pensa sia giusto, in toni educati come dici tu…😊 Nemmeno a me sono mai piaciute le persone che gridano, anche se io stessa devo ammettere che, talvolta, per difendere me o le mie idee ho alzato la voce un pochino😅… l’ideale sarebbe riuscire ad ascoltare ed essere ascoltati, in modo da capirsi tutti di più, prima di arrivare a litigare, ma ovviamente non è semplice! Un abbraccio a te😘
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Penso che le discussioni fatte per chiarire siano davvero benefiche. Senza esagerare, ma senza neppure voler ostinatamente nascondere la testa sotto la sabbia
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Sì, anche io credo che a volte si possa risolvere qualcosa con una discussione dai toni non troppo accesi😊, può essere un’occasione per capirsi di più! Basta giustamente, come dici tu non esagerare e quindi non litigare troppo frequentemente
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🤗🧡🤗🧡🤗
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