Aspettative vs Realtà

Se una cosa non va come vuoi tu, non ti preoccupare, non ti arrendere, non ti rabbuiare più del dovuto.

Le tue aspettative sono una cosa, la realtà è un’altra e, ricorda, che anche se le cose non vanno come ti aspetti, non vuol dire che vadano male. Magari quella situazione ha bisogno di tempo per evolversi, per dipanarsi completamente come i garbugli che a volte si trovano nelle matasse di lana.

Non rinunciare, se è veramente il tuo sogno. Fidati, le tue aspettative sono ciò che ti ferisce di più. Se ti aspetti troppo, sarai deluso. Se ti aspetti meno, sarai sorpreso e sarai felice.

Magari può arrivarti all’improvviso la chiamata di un’amica che non sentivi da un po’, in una giornata di solitudine… l’universo ascolta i nostri bisogni e i nostri desideri, non è sempre sordo e qualche volta fa dei piccoli miracoli. Quindi, apprezzali, ringrazia per le piccole cose e impara ad aspettarti solo ciò che ti serve per andare avanti, per vivere abbastanza bene.

Il di più non aspettartelo mai, lascia che ti colga impreparato come una sorpresa, come qualcosa in cui ormai non speravi più da tanto, tantissimo, tempo.

La realtà è dura, ma a volte siamo noi stessi a peggiorarla, a distorcerla, a vederla ancor peggio di ciò che è nell’effettivo, per via delle nostre aspettative troppo alte.

Una storia piuttosto curiosa, che ho letto di recente, mi ha molto illuminato sulla questione Aspettative vs Realtà.

Il ricamo

Una donna era seduta su una sedia e ricamava, guardando suo figlio giocare fuori dalla finestra.

Era appena all’inizio del suo lavoro e non si capiva praticamente nulla del disegno che stava realizzando.

Giovanni entrò, curioso e stanco, e si sedette vicino alla mamma per riposare un istante e starle un po’ vicino.

“Cosa stai facendo?”le chiese. “È brutto il ricamo che hai ottenuto questa volta, è molto confuso.”

La donna sorrise e disse al figlio: “Non ti preoccupare, Giovannino. Io so quello che faccio. Ora questo ti sembra uno sgorbio, ma alla fine verrà un bel lavoro. Non aspettarti che il disegno del ricamo sia eccezionale da subito. È come per la vita, ci vuole pazienza, dolore, linee dritte e linee storte… e solo alla fine capisci il senso di tutto. Anche tu sei stato un po’ come un ricamo.”

Giovanni guardò ammirato sua madre, che pareva aver condiviso con lui qualcosa di davvero molto saggio.

“Io sono un ricamo?”mormorò incredulo e confuso.

“Certo!” rispose la donna. “Tu sei arrivato all’improvviso, quando non ci speravamo più ed ero triste, sola e scoraggiata, così è stato per tuo padre... non credevo più di poter essere felice prima di avere voi , poi la vita, o Dio, quello che vuoi, mi hanno smentito… mi hanno fatto capire che c’era un senso a tutte le cose che non andavano bene…era tutto parte del ricamo. Vai fuori a giocare, fra qualche giorno ne riparliamo.”

Giovanni, allora, annuì e tornò in giardino col suo pallone da calcio.

La madre, con mano attenta e precisa, continuava a ricamare. Passarono i giorni, poi, finalmente, il ricamo fu terminato. Così la mamma chiamò Giovanni per fargli ammirare il risultato finale.

“Non me lo aspettavo così! È molto più bello di quanto avrei potuto immaginare!”esclamò il bambino.

“Visto? Ricordati delle parole di tua madre ogni volta che nella vita ti sentirai scoraggiato perché qualcosa non è andato esattamente come volevi… spesso è una gran fortuna! Altre volte, invece, ci vuole solo più tempo e fa tutto parte di un piano. Le nostre esistenze sono proprio come un ricamo, solo che ci vuole più di qualche giorno per ultimarlo!”spiegò dolcemente la donna, scompigliando amorevolmente i capelli del figlio.

A cura di Franny.

5 risposte a "Aspettative vs Realtà"

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