Finalmente! La recensione della 4° puntata è pronta! Ce la siamo presa un po’ comoda, bisogna ammetterlo, tra festival di Sanremo e tutto… ma ora non dovete più aspettare!
“Onora il padre e la madre” ci racconta inediti importanti… quindi se ve la siete persa vi consiglio di leggere l’articolo di cui state scorrendo l’incipit!
Natalina sta girando per le vie di Spoleto, con le borse della spesa… quando, all’improvviso, capisce di essere seguita! Ma da chi?
Nel frattempo, Don Matteo è impegnato nel battesimo di una giovane donna, Elvira.
Ad accompagnare Elvira c’è il fidanzato, con cui la donna deve fissare una data per il matrimonio.
Natalina irrompe in chiesa, a cerimonia conclusa, e racconta a Don Matteo l’accaduto: qualcuno la stava pedinando. La perpetua afferma di non conoscere l’identità della persona che la perseguita e arriva persino a dubitare che la sua sia solo un’impressione.
Don Matteo si affaccia dal portone della chiesa, ma non vede nessuno.
Elvira e il fidanzato incontrano il padre di lei, che sembra non aver voluto presenziare al battesimo. Si intuisce subito che Elvira e il genitore non vanno troppo d’accordo e che l’uomo non vuole che la ragazza si sposi.
Più tardi, calata la notte, mentre Natalina dorme tranquilla nel suo letto, un individuo misterioso entra di soppiatto in canonica e apre la porta della sua stanza.
Natalina si sveglia di soprassalto, lo vede e grida “aiuto” terrorizzata. Si tratta di un vecchio, dagli occhi chiari e la barba bianca.
In soccorso di Natalina, sopraggiunge subito Pippo, che afferra l’anziano signore per la giacca, nel tentativo di impedirgli la fuga, ma quest’ultimo riesce comunque a scappare.
Mentre Natalina medica Pippo, che si è ferito nella colluttazione, li raggiunge Don Matteo e chiede loro spiegazioni.
Pippo e Natalina dichiarano che, in canonica, si è introdotto un uomo, che la perpetua definisce “un fantasma”. Informano il sacerdote che purtroppo non sono riusciti a bloccarlo, poi Pippo aggiunge di essere riuscito a strappare alcuni peli dal suo giaccone e di averli messi da parte.
Allora tira fuori dalla tasca un fazzoletto con la prova e lo mostra a Don Matteo.
Il giorno dopo, in caserma, il Capitano Anna riceve una scatola di cioccolatini e un mazzo di rose rosse dal PM, con dei biglietti in allegato con scritto “Ti amo”.
Ahimé, la gioia per la sorpresa di aver ricevuto dei regali da Marco svanisce subito, non appena Anna sente Cecchini parlare al telefono proprio con lui: è Cecchini il vero artefice di tutto!
“Le rose funzionano sempre! Rose… amore!
Dolcini… dolcezza!” (Maresciallo Cecchini)
Inutilmente, Marco, all’altro capo del telefono, ribadisce al maresciallo di avergli chiesto di non intrommetersi nel rapporto già complicato fra lui e Anna.
Anna va alla scrivania di Cecchini e gli dice di aver apprezzato le rose e i cioccolatini con un sorriso ironico, dopodiché butta i doni ricevuti nella spazzatura, dinanzi allo sguardo incredulo di Cecchini, e gli domanda di non immischiarsi e di smetterla di dare consigli da “ruffiano anni ’50”.
Il maresciallo nega di essere il responsabile, anche di fronte all’evidenza. Anna, allora, gli ricorda di aver altro di cui preoccuparsi: la figlia Assuntina sta infatti per tornare, dopo una lunga permanenza per ragioni di studio a Parigi, dove lei frequenta l’Università Paris-Sorbonne. Assuntina è a conoscenza delle ultime novità riguardanti la vita amorosa del maresciallo, ma deve ancora incontrarsi con Elisa, la sua fidanzata.
A quel punto, Natalina, Pippo e Don Matteo irrompono in canonica e Natalina informa i presenti che è convinta che qualcuno abbia tentato di ucciderla. Cecchini e Anna si scambiano una serie di sguardi perplessi.
Da un pullman, giunto sulla piazza centrale di Spoleto, intanto, sta scendendo Assuntina. Zappavigna la attende con un grande mazzo di fiori.
Da subito, si rende conto che Assuntina ha qualcosa di diverso dal solito: è un po’ ingrassata. Assuntina, che non ce la fa più a tenere il segreto, dice a Zappavigna (interpretato da Domenico Pinelli) la verità: è rimasta incinta.
In caserma, il maresciallo e il capitano raccolgono la deposizione di Natalina. Cecchini, esaminando i peli del giaccone dell’uomo che si sarebbe introdotto di nascosto in canonica, dichiara di essere sicuro che si tratti di peli di martora.
Durante la deposizione, il cellulare di Anna squilla improvvisamente: è stato commesso un omicidio. Il maresciallo e il capitano sono costretti ad accorrere sul luogo del delitto e a lasciare Natalina, Don Matteo e Pippo nelle mani di Ghisoni per l’identikit.
Anna e Cecchini si recano presso lo studio di un notaio, dove lo stesso notaio è stato ucciso. Lì, parlano con un dipendente della vittima, che stava facendo pratica per diventare a sua volta notaio e provare il concorso.
L’uomo dichiara di non aver visto nulla, di non aver fatto entrare nessuno e di essere convinto che sia stato un ladro a commettere l’assassinio. Cecchini esamina il luogo del delitto e si accorge che la finestra della stanza dove è stato rinvenuto il corpo è aperta.
Nel frattempo, Anna parla con una giovane donna, che pare essere la figlia della vittima: si tratta di Elvira, la stessa ragazza che Don Matteo aveva battezzato qualche giorno prima.
Elvira racconta ad Anna che lei e suo padre abitavano in un appartamento lì vicino e che tale prossimità permetteva a suo padre di ritornare nello studio quando voleva o di lavorare fino a tardi.
Anna domanda ad Elvira se abbia udito qualche rumore sospetto durante la notte, lei risponde di no. Inoltre, afferma che a lavorare nello studio erano solo in 3: lei e suo padre, in qualità di notai, Furio, l’uomo interrogato da Cecchini, in qualità di assistente di studio, e due segretarie.
Il capitano chiede se fra gli impiegati esistessero ragioni di screzio, insomma se vi fosse qualche trascorso particolare. Elvira nega.
Zappavigna e Assuntina, all’aperto, discutono in merito alla loro nuova situazione. Zappavigna non capisce perché Assuntina non gli abbia dato prima la notizia e le ribadisce di non ricordare il momento del concepimento. Poi, lui ragiona fra sé e sé e ricorda una seria in cui, recatosi a Parigi, avevano festeggiato insieme il suo compleanno e lui non era particolarmente sobrio. Stabilito ciò, resta una sola questione in sospeso: come la prenderà Cecchini?
Appuntato Zappavigna: “Mi serve un calmante.”
Assuntina: “Stai male?”
Appuntato Zappavigna: “Non è per me, è per tuo padre. Quando lo scopre, gli viene un infarto! Anzi, prima mi uccide.”
Zappavigna ritorna a testa bassa in caserma, dove si imbatte immediatamente nel maresciallo, che gli chiede notizie della figlia Assuntina.
Zappavigna gli dice che la ragazza è corsa subito a casa, per preparare una cena speciale, perché ansiosa di incontrare Elisa, la nuova fidanzata del padre.
Anna e Marco, intanto, in un altro angolo della caserma, stanno discutendo del caso dell’omicidio del notaio: secondo il PM si è trattato di una rapina, il ladro sarebbe entrato dalla finestra, avrebbe rubato qualcosa di specifico e poi avrebbe afferrato l’attizzatoio e ucciso il padre di Elvira.
Il Capitano Anna, però, pare perplessa, non le è chiaro infatti cosa possa cercare un ladro in uno studio notarile. Il PM trova una risposta anche a questo dubbio della donna: sicuramente il ladro era alla ricerca di assegni circolari. Anna, di nuovo, afferma che la dinamica è molto particolare: il ladro non ha aperto la cassaforte, dove per certo si trovavano gli assegni, bensì si è limitato a frugare nei cassetti. Di conseguenza, più che una rapina, ad Anna pare una messinscena.
Nel frattempo, Sofia si è recata a casa di Jordi e sta aiutando la madre del ragazzo a ultimare gli ultimi preparativi per il suo ritorno a scuola. All’improvviso si odono delle urla: è il padre di Jordi che discute col figlio e vuole convincerlo a dirgli dove quest’ultimo ha nascosto la droga che gli ha fatto avere l’incidente che lo ha reso diversamente abile. Jordi continua a negare di averla mai presa di propria volontà, ma suo padre è sicuro che il figlio abbia problemi di tossicodipendenza e non accenna ad arrendersi nelle ricerca di prove. Sofia sente tutto e deve affrontare, ancora una volta, il peso del senso di colpa e della verità.
Don Matteo, in canonica, riceve una visita di Valerio, fidanzato di Elvira, che le comunica che la donna non può presentarsi e che devono rimandare la data delle nozze. Valerio coglie l’occasione per informare anche il sacerdote che il vero motivo della posticipazione è la morte del padre di Elvira: sembra che l’uomo sia stato assassinato.
Quella stessa sera, a casa Cecchini, si festeggia il ritorno di Assuntina e avviene il tanto atteso incontro fra lei ed Elisa. Fra gli ospiti, ci sono anche Zappavigna e il PM Nardi.
Elisa inizia a notare subito qualche cambiamento nel corpo di Assuntina, che in fotografia le era sembrata molto più magra.
Al momento del brindisi, Assuntina ha un attacco di nausea imprevisto, che la tradisce e fa comprendere tutto ad Elisa. Elisa raccomanda ad Assuntina di dire la verità sulla gravidanza a Cecchini. Marco, affacciatosi alla finestra della casa del maresciallo, ha una brutta visione: fuori ci sono Anna e Sergio La Cava, che passeggiano da soli. Tornate a tavola, Elisa cerca di spostare il fulcro della discussione sui bambini per dare la possibilità ad Assuntina di spiegare che è incinta. In un crescendo di comicità ed equivoci Cecchini viene finalmente a sapere tutto e ha un mancamento. Appena Cecchini si riprende, vuole saltare al collo di Zappavigna.
In canonica, nel contempo, arriva il misterioso stalker di Natalina… Pippo inveisce immediatamente contro di lui e avvisa della sua reale identità Don Matteo, che non lo aveva mai visto. Quell’uomo, allora, fa una dichiarazione che lascia tutti quanti a bocca aperta: è il padre di Natalina, l’ha abbandonata da piccola, dopo la tragica scomparsa della moglie, e ora è intenzionato a ritrovarsi con lei.
Anna mostra finalmente il nuovo lavoro che aveva in mente per Sergio e che lei teneva in garage: fargli riparare un Maggiolino cabrio del ’72 a 44 cavalli.
Natalina arriva in canonica e scopre Don Matteo a parlare con il tizio che la seguiva. L’uomo afferma di chiamarsi Manlio Cestori e di essere suo padre. Come prova, le mostra una vecchia fotografia di una giovane donna con due bambini, un maschio e una femmina, di cui la femmina è ovviamente Natalina. Poi, le nomina alcuni ricordi condivisi del passato. Infine, le rivela il motivo per cui si è messo improvvisamente alla sua ricerca: la madre le ha lasciato una piccola eredità.
Il giorno seguente, Jordi torna a scuola. Riccardo, il ragazzo di Sofia, si lamenta con lei che ormai trascorrono poco tempo insieme, Sofia dichiara che ci sono cose più importanti, come la situazione di Jordi, e che sarebbe meglio riconoscere i propri sbagli e dirgli la verità.
In caserma, Cecchini viene beccato da Anna, mentre in preda a un comico attacco d’ira, afferra la pistola per “sparare” a Zappavigna. Così, anche Anna viene messa al corrente della faccenda. Zappavigna dichiara davanti a tutti di amare Assuntina e di essere pronto a sposarla. Ghisoni informa Anna dell’arrivo dei risultati della scientifica sul caso del notaio, che attestano che la morte della vittima è avvenuta alle 23, che sull’attizzatoio ci sono impronte digitali che non appartengono a nessun pregiudicato e che sul corpo del notaio sono stati rinvenuti peli di martora. Cecchini ha un flash: potrebbero essere gli stessi peli strappati da Pippo allo stalker di Natalina.
In canonica, Natalina si confida con Pippo, Sofia e Ines: aveva l’età di Ines quando fu abbandonata con suo fratello minore presso un convento di suore da suo padre. Manlio arriva in quell’istante, per rammentarle il nome completo della madre: si chiamava Fabiana Bondi Torre. Natalina lo affronta e gli dice di non volerlo più vedere, ma l’uomo è deciso a raccontarle come sono andate veramente le cose: la mamma di Natalina era di famiglia nobile e minorenne, mentre lui era maggiorenne, ma povero e appartenente a una classe sociale inferiore, fatto che non impedì però ai due di innamorarsi e di avere una figlia; i genitori di Fabiana cercarono invano di costringere la figlia ad abortire, ma i due innamorati fuggirono insieme per andare a vivere da soli, privi di risorse economiche; Manlio lavorava spesso lontano e una sera il fratellino di Natalina si sentì male per la febbre alta, mentre fuori imperversava un terribile temporale; Fabiana lasciò la bambina col fratello per andare a cercare un medico, ma il fiume straripò e la travolse, così Manlio decise di affidare i figli a un istituto. I Carabinieri sopraggiungono al termine del racconto e prelevano Manlio Cestori.
In caserma, l’uomo viene interrogato e narra la propria versione dei fatti: è andato diverse volte nello studio del notaio, per via dell’eredità di sua figlia Natalina, e può essere che, casualmente, dei peli del suo bavero siano finiti sui vestiti del notaio. Il PM Marco Nardi interviene, allora, dicendo che ci sono le impronte di Manlio sull’arma del delitto. Manlio asserisce di aver preso una volta in mano l’attizzatoio, argomentando che però questo oggetto non si trovava nello studio del notaio, bensì nell’appartamento personale dello stesso. Il Capitano Anna afferma quindi che ci sono altre prove: le televamere di videosorveglianza hanno ripreso Manlio presso lo studio un’ora prima del delitto. Il PM domanda a Manlio se ha un alibi per le ore 23. Dopo, vengono sentiti Pippo e Natalina, che narrano un’altra volta l’incursione notturna dello stalker di Natalina. Natalina cerca di proteggere il padre, ma lìquest’ultimo viene comunque arrestato.
Anna viene invitata da Marco al concerto degli Skunk Anansie, per farsi perdonare. Allora, arriva la piccola Ines, che rammenta a Marco di averle promesso di accompagnarla alla casa di riposo dalla nonna e chiede anche ad Anna di andare con loro. La nonna scambia Anna per la figlia defunta Irene, madre di Ines.
Natalina fa visita a Manlio in carcere, insieme a Don Matteo. Manlio svela loro che la ragione precisa per cui ha contattato Natalia è perché gli resta poco da vivere, è gravemente malato di leucemia.
Quella sera, Zappavigna porta fuori Assuntina e la fa la proposta di matrimonio. Assuntina scoppia a piangere, commossa dal gesto del ragazzo, e poi gli dice tutto: lui non è il padre del bambino. Zappavigna afferma che conosceva già la verità e si dichiara comunque disposto a farsi carico della ragazza e di suo figlio, perché innamorato di lei. Assuntina apprezza tantissimo le dichiarazioni di Zappavigna, si scusa con lui, ma è costretta a rifiutarlo, perché il padre del bambino esiste, si trova in Francia e lei lo ama con tutto il suo cuore.
Intanto, durante la consueta a partita a scacchi, Cecchini si confida con Don Matteo: ha insegnato tutti i propri valori e i propri principi alla figlia, ma lei ha comunque commesso un grave errore, quindi lui, in qualità di padre, sente di aver sbagliato qualcosa. Don Matteo gli assicura che non è vero e lo tranquillizza.
“No, lei non ha sbagliato niente, maresciallo. Come dice il poeta, “un padre è come un arco che lancia i figli verso il futuro”. (Don Matteo)
Poi, Cecchini dice a Don Matteo di aver capito che lui ha delle perplessità sull’arresto di Manlio. A quel punto, Don Matteo asserisce che secondo lui c’è qualcosa che non torna: perché Manlio avrebbe dovuto uccidere il notaio e, poi, il giorno seguente, recarsi da Natalina e raccontarle di essere suo padre?
Improvvisamente, bussano alla porta, si tratta di Valerio, il fidanzato di Elvira. Valerio comunica a Don Matteo che purtroppo Elvira lo ha lasciato senza dargli la benché minima spiegazione e che il matrimonio non si farà. Valerio è convinto che la rottura sia stata causata dalla morte del padre, che ha sconvolto la ragazza.
Don Matteo si reca nello studio del notaio per parlare con Elvira. Lì, trova Furio, l’assistente di studio, che sta litigando con lei, per cercare di convincerla a farlo diventare socio dello studio al 50%, argomentando come unica scusa il fatto che lei non è all’altezza. Elvira, ferita nell’orgoglio dalle parole cattive di Furio, lo licenzia. Don Matteo entra e vede la donna che sta ingerendo dei farmaci. Elvira afferma di non voler cambiare idea sul matrimonio, poiché il fidanzato Valerio merita di meglio, in quanto lei fu responsabile della morte di sua madre, che mancò per darla alla luce, nonché per quella del padre, che non fu in grado di difendere.
Zappavigna rientra affranto in caserma e trova Cecchini che gli propone un bilancio redatto da lui per le spese del matrimonio, così non riesce più a tacere e gli svela tutto: il matrimonio non ci sarà. Aggiunge, poi, che Cecchini dovrà chiedere ulteriori spiegazioni alla figlia. Natalina arriva in quel momento, insieme a Pippo, per ritrattare la sua dichiarazione e dare un alibi a suo padre: lui era con lei quando il notaio fu ucciso. Così, Manlio viene scagionato e fatto uscire di prigione. Anna, tuttavia, non è convinta della deposizione di Natalina e parla di questo con Marco. Marco coglie ancora una volta l’opportunità per tentare di riappacificarsi con Anna, lei si limita a non replicare.
Il maresciallo torna a casa per discutere con la figlia dell’annullamento del matrimonio. Assuntina gli rivela che il padre del bambino non è Zappavigna bensì un francese di nome Vincent, un ragazzo in gamba di buona famiglai, laureato con il massimo dei voti in legge e sul punto di affrontare un importante esame per diventare dirigente governativo. Cecchini dice ad Assuntina di volerlo conoscere il prima possibile e lei lo informa che Vincent li raggiungerà l’indomani.
Don Matteo vede Manlio e Natalina incontrarsi in piazza per passare un po’ di tempo padre-figlia insieme. Sebbene contento per lei, è molto perplesso. In canonica, così, dice a Pippo che ha capito che lui e Natalina si sono messi d’accordo per cambiare le loro dichiarazioni e dare un alibi a Cestori.
Sergio continua a riparare l’auto di Anna, con l’aiuto della donna. Nel mentre, lei gli racconta qualcosa in più sul proprio conto e sulla propria infanzia. Non è stata cresciuta come le altre bambine, con storie di favole e bambole.
Sergio: “(…) Come fai a sapere cos’è una valvola a farfalla?”
Anna: “Pregiudizio maschile… Un sacco di ragazze vorrebbero sapere cos’è una valvola a farfalla, solo che i genitori le riempiono di favole per bambine… o le bambole.”
Sergio: “Invece i tuoi, no?”
Anna: “Mio padre era diverso, sì. Prima di fare un viaggio, facevamo la messa a punto e la revisione di un maggiolino come questo.”
Poi Anna gli confida che il padre si è suicidato perché era stato accusato per qualcosa che non aveva fatto e che lui glielo ricorda. Anna sfrutta il discorso, per convincere Sergio a diventare a tutti gli effetti un genitore per Ines, ma lui è riluttante.
Al suo rientro a casa, Natalina trova Don Matteo seduto sulla poltrona, che sta sfogliando un vecchio album di fotografie e sta guardando, in particolare, una vecchia foto di Natalina con un anatroccolo, su cui lei aveva mentito per salvarlo. Il sacerdote dice a Natalina di avere buoni motivi per credere che abbia mentito anche per salvare Manlio, suo padre. Natalina non cede.
Anna, mentre sta leggendo a letto, riceve un SMS da Marco, che la invita nuovamente al concerto, Nel leggerlo, sorride. Siamo sicuri che non sia ancora innamorata di lui?
Jordi, intanto, fa riabilitazione in ospedale, sotto la supervisione del fisioterapista, della madre e di Sofia. A Jordi hanno messo una protesi, ma lui non riesce ancora ad accettarla completamente, gli fa impressione. Don Matteo, che ha accompagnato Sofia in ospedale, vede Manlio, nel magazzino dei farmaci, intento a dialogare con un infermiere. Lo segue fino alla sua auto. Manlio ha pagato per avere dei farmaci e questo fa insospettire il sacerdote, che cerca di seguirlo in bicicletta, ma viene presto seminato.
L’uomo si reca da una donna, malata di tumore, che è a letto. E’ per lei che Manlio ha comprato i farmaci. La donna chiede subito a Manlio se ha trovato sua figlia: è lei la vera madre di Natalina. Fabiana si assicura che Manlio non abbia detto nulla di lei a Natalina, ma che le abbia semplicemente riferito che era morta com’erano d’accordo. Poi, chiede all’uomo se l’ha già portata dal notaio, lui la informa che purtroppo il notaio è venuto a mancare, ma che la figlia Elvira ha assicurato che sarà lei a stendere l’atto.
In caserma, Marco e Anna si incontrano. Lei afferma di non poter andare al concerto perché ha già un impegno. Barba informa il capitano Anna che l’assistente di studio è stato licenziato. I Carabinieri scoprono, inoltre, che il notaio, qualche settimana prima di morire, aveva messo un annuncio di lavoro per trovare un altro assistente di studio notarile. Così, si decidono a convocare Furio.
Assuntina telefona a Cecchini per chiedergli di andare a prendere il fidanzato Vincent, che è arrivato a Spoleto. Cecchini scende in piazza e si trova di fronte a un giovane di colore, ben vestito, che guida una bellissima macchina e ha l’accento francese. Il primo incontro fra i due è assolutamente da protocollo cecchiniano: Vincent vuole lasciare la propria auto momentaneamente in mezzo alla piazza e cerca di corrompere Cecchini con dei soldi, lui non ne vuole sapere e prende il ragazzo per portarlo in caserma, poi sopraggiunge Assuntina a chiarire l’equivoco e lasciare il padre senza parole.
Furio, di fronte ai Carabinieri, afferma che l’annuncio non prova assolutamente che era lui quello che il notaio intendeva licenziare. Aggiunge, infatti, che il notaio gli aveva confidato di voler sostituire la figlia Elvira, perché la riteneva inadatta, in quanto aveva commesso degli errori importanti. Ai Carabinieri non resta che verificare la vicenda.
Cecchini va di nuovo a trovare Don Matteo e lo aggiorna sulla situazione di sua figlia Assuntina. Si accorge, inoltre, inevitabilmente, che Natalina sta tenendo il sacerdote a stecchetto, alimentandolo solo a pane e acqua. Così, Don Matteo spiega al maresciallo che Natalina è arrabbiata con lui perché ha messo in discussione l’alibi di Cestori e afferma di credere che l’uomo stia manipolando la perpetua. Allora i due finiscono col parlare del caso e Cecchini dice che i Carabinieri hanno finalmente scoperto chi è il colpevole: Furio, l’assistente di studio, frustrato e invidioso. Dopodiché, lo aggiorna su quanto quest’ultimo ha raccontato su Elvira. Don Matteo informa Cecchini che Elvira e suo padre avevano da sempre avuto un rapporto piuttosto complicato, dato che la madre della ragazza era morta dopo il parto.
Marco va nel garage di Anna, per portarle in regalo alcune stoffe per tappezzare il maggiolino, mentre qualcuno -che lui crede essere Anna- lo sta riparando, e improvvisa una dichiarazione. In realtà, sotto il maggiolino c’è Sergio. Così, Marco chiede a Sergio di non dire ad Anna che è passato.
Natalina e Manlio vanno fuori a cena e Manlio dà a Natalina dei biglietti che ha comprato per un viaggio a Parigi tutto per loro.
Cecchini riporta ad Anna quanto gli ha raccontato Don Matteo su Elvira e arriva a ipotizzare che inconsciamente il padre odiasse la figlia.
A scuola, Jordi osserva Sofia mentre fa ginnastica artistica e si allena con il nastro. Poi, non appena lei si accorge della sua presenza, la avvisa che la stava cercando per dirle che il padre ha deciso di trasferirlo in una clinica per tossici e ritirarlo da scuola. Infine, Jordi dà a Sofia il suo regalo di addio: un disco in vinile di Pachelbel, un compositore di musica classica che avevano ascoltato isieme.
Sofia va in chiesa da Don Matteo, disperata e in lacrime e si libera una volta per tutte del suo grande segreto: Jordi non potrà più ballare e i suoi genitori pensano che sia un drogato, anche se non fa uso di quelle sostanze, ma la colpa di tutto è sua. Sofia non si sente di dire la verità, perché ha paura delle conseguenze a scuola e coi propri amici, ma Don Matteo afferma di sapere che la ragazza farà la scelta giusta.
Cecchini, in caserma, si lamenta coi colleghi riguardo Vincent, dicendo che avrebbe preferito Zappavigna. Anna capisce immediatamente qual è il problema: il ragazzo è di colore! Forse è questo che turba davvero Cecchini?
In canonica, Natalina si confida con Pippo e Ines e afferma di essere pronta ad andarsene e stare con suo padre. Ines dice che anche lei se ne andrebbe col suo papà, se potesse.
Il PM Marco Nardi incontra Ines in piazza e chiede a Marco di sposare sua nonna, così quest’ultima potrà tornare e lei potrà avere una famiglia. Poi, la bambina vede Anna dalla finestra e dice a Marco che forse Anna non sarebbe proprio contenta se lui sposasse sua nonna. Ines domanda allora a Marco di andare a prendere un gelato tutti insieme. Li raggiunge Don matteo, ma la bambina scossa se ne va. Il PM informa il sacerdote che i funerali del notaio possono essere celebrati.
A casa del notaio, da Elvira, si reca Manlio, che consegna alla ragazza alcuni medicinali. Manlio chiede ad Elvira se è possibile chiudere una volta per tutte la storia della verità. Elvira acconsente. All’improvviso, suona il campanello. E’ Valerio. Manlio, andandosene, incappa in Don Matteo e il sacerdote lo mette in guardia: se fa del male a Natalina, dovrà fare i conti con lui! Don Matteo prosegue e va da Elvira e, nel mezzo del tragitto, incontra Valerio, che trasporta una custodia di violino. Parlando con Elvira, riesce a convincerla a fare un funerale religioso per il padre, anche se lui era ateo.
Elvira: “Lui era un ateo totale. Non considerava Dio.”
Don Matteo: “Non lo considerava o lo odiava, per via della morte della moglie?”
Elvira: “Sì, è quasi impazzito per la morte di mia madre. Forse è per questo che ha perso la fede.”
In caserma, Anna, parlando col maresciallo, finisce finalmente per capire che il maresciallo considera antipatico il fidanzato di sua figlia, non perché è nero, ma perché gli porterà via sua figlia. Lo stesso Zappavigna conferma, dicendo che un tempo anche lui era antipatico al maresciallo. Cecchini prova a convincere Romeo Zappavigna a riprendersi Assuntina, ma lui ormai si è arreso: Assuntina ama Vincent. Alla fine, il maresciallo, però, riesce a persuadere Romeo ad andare da lui a cena, per conoscere meglio il rivale Vincent e riconquistare Assuntina.
A casa del maresciallo, Vincent conquista tutti, persino Elisa. Cecchini però non cede terreno e propone un brindisi a Zappavigna, che tenta di presentare al meglio davanti ai commensali, dipingendolo come un eroe. Zappavigna viene invitato dal maresciallo a fare un discorso, prova così a parlare d’amore, ma balbetta, fa confusione e crolla dalla sedia.
Anna, in garage, continua le riparazioni con Sergio e trova la scatola di stoffe originali degli anni ’70 per tappezzare gli interni del maggiolino, che le ha portato Marco, qualche giorno prima. Anna è contentissima e ringrazia Sergio, credendo che abbia comprato lui le stoffe. Lui non smentisce, dice anzi di averle acquistate su internet. Poi, dopo qualche ulteriore domanda, si convince a dire la verità: le stoffe sono un regalo da parte di Marco. Il discorso, poi, torna su Ines, la figlia di Sergio, e Sergio rivela ad Anna che sapeva di avere una figlia, contrariamente da quello che il capitano pensava, perché la madre glielo aveva detto. Anna scopre, quindi, che Sergio è un essere umano e ha le sue colpe.
A casa del maresciallo, Zappavigna si confida con Cecchini, lo ringrazia di tutto, ma dichiara di voler rinunciare perché crede che Assuntina abbia trovato la persona giusta per lei e che a lui tocchi farsi da parte definitivamente. I genitori di Vincent, intanto, via Skype, provano a persuaderlo a rinuniciare a stare con Assuntina, promettendo di occuparsi del mantenimento della ragazza e del bambino.
Natalina prepara i bagagli e Don Matteo va a salutarla e le chiede scusa per tutte le volte che non l’ha ascoltata, aiutata e apprezzata. Poi, la ringrazia di quanto ha fatto per lui in tanti anni. Natalina si commuove e lo abbraccia. Infine, carica i bagagli sulla macchina di Manlio e finisce di salutare gli altri.
Cecchini arriva mentre l’auto sta partendo, dichiara dia ver fatto le ricerche che Don Matteo gli aveva chiesto e di aver scoperto che Manlio Cestori faceva l’infermiere a Perugia, ma era stato prepensionato perché era sospettato di traffico di farmaci. Don Matteo riflette, ricorda il flaconi e i contenitori di farmaci visti nello studio di Elvira.
Vincent saluta Assuntina e dice che la lascerà temporaneamente. Assuntina si sente male, pare cominciare ad avere le doglie.
Anna, in caserma, ringrazia Marco per il regalo. Lui le chiede di andare a prendere un gelato con lui, con Ines e con sua nonna. Anna inaspettatamente accetta. In quell’istante, arriva Barba con nuove prove frutto delle ultime perquisizioni della casa della vittima: gli atti di una causa seguita da Elvira. Da quegli atti risultava che Elvira non aveva commesso un semplice errore, ma addirittura li aveva falsificati. Al PM e ad Anna allora risulta plausibile che il padre fosse disposto a licenziare la figlia. Inoltre, rivedendo le prove, Anna ricorda che il medico legale le aveva detto che il sangue sul luogo del delitto era troppo poco e ipotizza che l’omicidio sia avvenuto altrove e che subito dopo il corpo sia stato spostato nello studio.
Natalina, presso lo studio del notaio, è con Elvira e Manlio ed è sul punto di firmare dei documenti. Manlio ed Elvira sembrano essersi messi d’accordo per fregare la donna.
Don Matteo arriva di corsa da Elvira e le chiede se sa cosa sia l’ossicodone. Elvira risponde evasivamente, ma Don Matteo, che ha capito tutto, afferma che è un oppiaceo simile alla morfina che crea dipendenza. Dice, inoltre, di aver visto molti flaconi in casa di Elvira, così lei ammette di avere tale dipendenza e promette di curarsi. Don Matteo dichiara di ritenere che Elvira abbia preso quella roba per mettere a tacere il suo dolore.
Don Matteo: “Io posso solo immaginare, posso solo immaginare una bambina che ama suo padre così tanto da rinunciare a tutto per lui… anche a sposarsi.”
Elvira: ” “Onora il padre”, questo ci chiede Dio, no? Io non l’ho mai deluso, ho fatto tutto quello che voleva lui. E lui? Non mi ha mai amata.”
Don Matteo: “Onorare i tuoi genitori non significa che tu debba annullare te stessa, annullare il tuo cuore. (…) Noi dovremmo fare lo sforzo di non pretendere niente da loro, di accettarli così come sono, anche se sbagliano come ha fatto tuo padre.”
La donna confessa che Manlio era diventato il suo fornitore dai tempi in cui era stata ricoverata in ospedale per un’appendicite. Parlano di Natalina e Elvira ammette di aver saputo che Manlio non era il padre di Natalina. Infatti, era partito tutto da lei: aveva raccontato a Manlio di uno strano caso che aveva ricevuto, una donna anziana malata di tumore che voleva rintracciare la figlia, abbandonata anni prima, per darle un’eredità. Manlio, così, aveva contattato la donna e aveva cominciato a prendersi cura di lei, finendo per divenire il suo confidente.
Manlio, intanto, ha portato Natalina presso una piccola e vecchia casa di campagna, che rappresenterebbe l’eredità della madre.
Elvira rivela a Don Matteo che la casetta in campagna è solo una finta eredità. Essa era solo una scusa per far firmare a Natalina alcuni documenti, riguardo una delega bancaria, senza insospettirla. La donna afferma, inoltre, di non sapere in cosa consista realmente l’eredità di Natalina. I Carabinieri arrivano sul posto. Cecchini viene chiamato dalla figlia, che sta partorendo. Manlio, nel frattempo, si reca in banca con la delega.
Spargendo del luminol accanto al camino di casa, i Carabinieri scoprono che il padre di Elvira è stato ucciso lì. Elvira non può più mentire e vuota il sacco: suo padre aveva scoperto che lei aveva steso il finto atto di proprietà della casa di Natalina e che aveva falsificato una delega bancaria in favore di Manlio. Confessa così di essere stata lei ad ucciderlo, perché il padre voleva denunciarla e dire tutto quanto a Valerio.
Manlio apre la cassetta di sicurezza che era stata destinata da Fabiana a Natalina. Al suo interno, è pieno di gioielli.
Vincent è sul punto di partire e lasciare tutto, Assuntina compresa. Cecchini entra in sala parto per far coraggio alla figlia, ma, come era prevedibile, sviene.
I Carabinieri riescono a catturare anche Manlio ed arrestarlo in virtù delle dichiarazioni rilasciate da Elvira. Don Matteo manifesta al Capitano Anna i suoi dubbi riguardo la confessione di Elvira. Avvisati da Manlio, i Carabinieri vanno a recuperare Natalina, che ormai ha capito di essere stata imbrogliata, e la portano dalla sua vera madre, dove la sta aspettando anche Don Matteo. Poco prima di entrare, Natalina sente sua madre raccontare al sacerdote la sua vera storia: Fabiana aveva 16 anni quando la mise al mondo, ebbe la sfortuna di innamorarsi dell’uomo sbagliato, un certo Fosco, che era costretta a mantenere facendo mille lavori; un giorno, fu assunta come cameriera dai Bondi Torre, un’anziana coppia di aristocratici di Perugia, e Fosco la convinse a derubarli e lasciare i bambini in un istuto, promettendole che sarebbero tornati a riprenderli dopo la rapina; quella notte, però, dopo aver ucciso il padrone di casa, fuggirono e Fosco morì dissanguato in macchina. Fabiana non si era sentita di andare a riprendere i suoi figli, aveva lasciato i gioielli in una cassetta di sicurezza ed era scappata all’estero. Era ritornata solo dopo che i suoi reati erano caduti in prescrizione. Poi, una volta scoperto di avere un tumore, aveva deciso di cercare Natalina per dare a lei e suo fratello quanto spettava loro. Natalina entra nella stanza e si siede accanto a sua madre, per condividere con lei un ultimo prezioso momento.
Mentre una vita lascia la Terra, un’altra si appresta a incominciare a farne parte. Assuntina ha un figlio maschio. Vincent arriva appena in tempo, avendo cambiato idea, per vederlo. Cecchini rimane conquistato dal nipotino. Vincent capisce finalmente che la cosa realmente importante non è dare un esame che potrebbe permettergli di diventare un giorno Primo Ministro, ma occuparsi di Assunta e del bambino.
Sofia va a casa di Jordi e dice ai genitori del ragazzo di sapere che alla festa c’era la droga, che non l’aveva portata Jordi e che qualcuno aveva deciso di fare uno scherzo e mettere la droga in un bicchiere a caso. Quanto possono rivelarsi amari certi scherzi! I genitori vogliono conoscere l’identità dell’ideatore dello scherzo, Sofia, non sentendosi pronta, mente e dichiara di non esserne al corrente.
Anna, Marco, Ines e la nonna vanno a prendersi un gelato. Ines e la nonna sono molto felici e, per qualche istante, la nonna la riconosce e si ricorda di lei. Anna è molto colpita da quello che Marco fa per la bambina, si commuove, gli dice che sarebbe un padre fantastico… poi, però, comincia a piangere, lo accusa di aver rovinato tutto, afferma di non riuscire a perdonarlo e se ne va. A casa, viene a trovarla Sergio, che la informa che ha finito di riparare il maggiolino, la vede piangere e la consola.
Discutendo con Cecchini in ospedale, Don Matteo dice di sapere che Elvira non può aver fatto tutto da sola, perché il corpo era troppo pesante e lei non sarebbe stata capace di inscenare un furto non avendo la freddezza per fare una cosa simile. Don Matteo ha il solito flash rivelatore, si ricorda di una conversazione avuta con Valerio e intuisce che lui è coinvolto nell’omicidio e che Elvira probabilmente lo sta coprendo.
Si reca a casa di Valerio e lo spinge a confessare, facendo leva sull’amore che l’uomo prova per Elvira. Valerio si apre col sacerdote e gli racconta che Elvira voleva lasciarlo per obbedire al padre. Per quel motivo, era andato da lei, la notte dell’omicidio, per convincerla a ripensarci, ma il padre di lei li aveva sorpresi, aveva informato Valerio di tutte le colpe di Elvira e aveva affermato di volerla mandare in galera. Valerio, così, preso dalla rabbia, per difendere Elvira, aveva colpito il notaio.
Vincent, Assuntina e il figlio sono pronti a partire alla volta di Parigi. Natalina, ricevuta l’eredità, regala i gioielli rubati a Don Matteo, Sofia e Pippo. Poi, tutti li mettono ai piedi della statua della Madonna. Tiene per sé solo una spilla.
“Io un tesoro già ce l’ho. Siete tutti voi.” (Natalina)
Nel prossimo episodio:
A cura di Franny.
Rispondi