Attrezzati di un po’ di sana autostima

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Caro lettore,

non ascoltare chi ti demolisce costantemente, attrezzati di un po’ di sana autostima per comprendere quando le critiche sono giustificate e quando invece non lo sono.

Quelli che hanno la cultura del “non ce la faccio” o del ” perché si dovrebbe vivere con entusiasmo?” tendono a spegnere la luce che vedono nelle anime e negli occhi altrui. Tendono a dirti “tu credi di farcela perché sei presuntuoso”, ma la verità è un’altra: tu credi di farcela perché hai una sana autostima. Credere in se stessi non vuol dire sopravvalutarsi e sottovalutare tutto il resto del mondo. Non si pone infatti in essere un confronto diretto con gli altri nell’immediato, questo è del tutto secondario, deriva dalla critica o dal sabotaggio continuo che riceviamo. Credere in se stessi significa decidere di non rimanere in un angolo, di fare la differenza, di dire la vostra opinione, di mettere in moto una rivoluzione positiva che sarà in grado di cambiare la vostra esistenza e quella delle persone a voi vicine.
Diffida da chi storce il naso dinanzi alla tua serenità, chi non ti accetta per quello che sei difficilmente ti vuole bene. Diffida da chi ti giudica senza conoscerti veramente, da chi vuole scegliere un futuro per te che è diverso da quello che avevi pianificato. Tanto non andresti loro bene comunque. Tanto qualsiasi scelta farai, se riuscirai e sarai bravo, ti criticheranno. Quindi non scegliere pensando di fare cosa gradita agli occhi delle persone, anche familiari o amici cari talvolta, da cui ti sei sempre sentito giudicato: qualsiasi scelta farai sarai criticato, quindi scegli ciò che ti rende felice. Se vuoi evolvere veramente, impara a recepire il giudizio altrui in modo attivo-reattivo: la persona che ti parla può essere saggia e in buona fede, ma non sempre ciò è vero. Le critiche che ricevi vanno prese con le pinze, possono essere pronunciate in un momento di emotività della persona che le pone.
Ho sentito madri e padri criticare l’entusiasmo e il sorriso dei figli, datori di lavoro cercare di farti abbassare la cresta e di spegnerti, fratelli, sorelle, mariti sbagliati tentare di buttarti a terra e distruggerti. È già abbastanza che la vita ci distrugga lei stessa un po’ alla volta. Perché dovremmo sprecarla, lasciando che qualcun altro rovini la nostra, solo perché la sua non è andata come si aspettava? Oppure perché dovremmo acconsentire a far sì che qualcuno riviva il proprio sogno attraverso di noi, se non lo condividiamo davvero? È fondamentalmente errato questo. Il tempo che hai è limitato. Una volta finiti i secondi, i minuti, le ore, i giorni, i mesi, gli anni … non ne avrai altri. Il tuo orologio si fermerà e allora non potrai più dare carica ai tuoi sogni. Sarai da buttare, il tuo tempo verrà messo nella discarica degli orologi. Ogni cosa che avrai fatto verrà dimenticata, ma noi viviamo non per sopravvivere, non viviamo per esistere semplicemente, se così fosse saremmo dei condannati che un giorno devono meramente morire. Noi non siamo prigionieri destinati a un patibolo posticipato, siamo viaggiatori, che scoprono il proprio senso, il proprio significato, nel tempo che è loro concesso.
Qualsiasi cosa tu voglia essere, che tu sia uomo o donna non importa. Puoi essere quello che vuoi. È vero, il mondo andrebbe avanti anche senza di te ma, pensaci bene, un cambiamento in positivo ha bisogno delle menti migliori e maggiormente motivate, vuoi davvero prenderti la responsabilità di negare il tuo contributo? Non farlo, dai la parte migliore di te stesso o di te stessa a questo mondo. Non lasciare che gli altri ti facciano sentire in colpa dell’essere felice per le piccole cose, sono solo degli stupidi che non hanno ancora capito l’importanza della vita e la sua fuggevolezza. Sono anime in pena che preferiscono vivere nella depressione, piuttosto che essere coraggiosi e pensare fuori dagli schemi. Sei sicuro o sei sicura che ti basterà fare lo stesso?

Quando sfogli una margherita, chiediti se ti ami abbastanza, prima di chiederle se qualcun altro ti ama. Non bisogna amarsi né troppo da diventare narcisi, né troppo poco da scomparire. Quindi, quando ti fanno sentire in colpa se ti vuoi un po’ bene, ricorda che l’autostima è sana.

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A cura di Franny.

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