La recensione della 3° puntata arriva un po’ in ritardo, ma arriva! Eccola qua!
*** Seguono Spoiler***
Come promesso dai produttori della serie, è giunto il tempo dei grandi ritorni a Spoleto. E’ arrivato in città, infatti, uno dei due capitani storici della fiction, Giulio Tommasi (interpretato da Simone Montedoro), insieme alla moglie Lia (interpretata da Nadir Caselli) e al figlio di lei, il piccolo Nino, che Giulio aveva alla fine deciso di crescere come suo.
Nella 3° puntata, “Ricordati di santificare le feste”, i tre si recano a Spoleto in occasione della Pasqua, per festeggiarla a casa Cecchini.
Purtroppo, i propositi di festa vengono fatti subito da parte, in seguito all’aggressione di Tommasi in una stazione di servizio.
La pattuglia dei Carabinieri giunge al luogo segnalato e lì, incredulo, il Maresciallo Cecchini trova sua nipote Lia, che gli narra immediatamente l’accaduto: Giulio è stato colto alla sprovvista da due uomini incappucciati, che lo hanno riempito di botte e poi sono scappati a bordo di un auto rubata.
“Papa è un capitano, i capitani non muoiono mai…” (Maresciallo Cecchini)
Intanto, a Spoleto, Sofia, Pippo e Ines mettono al suo posto l’ulivo raccolto e trasportato da Don Matteo in città per la Domenica delle Palme.
Natalina accorre ad avvisarli che Giulio è arrivato a Spoleto e che si trova in ospedale, a S. Matteo degli Infermi, perché lo hanno picchiato.
Don Matteo si reca in ospedale e lì incontra Cecchini, intento a vegliare Giulio addormentato, che lo mette al corrente dell’intera vicenda e condivide con lui il proprio senso di colpa in merito alla sfortunata situazione di Tommasi, il quale non si era mai mosso da Roma, dove si era stabilito con la famiglia, prima di allora.
Come per miracolo, il Capitano Tommasi inizia a dare segnali di volersi risvegliare, alla presenza di Don Matteo. Purtroppo, al risveglio, non tutto è tornato normale: il Capitano Tommasi, infatti, è stato colpito da un disturbo delirante ed è convinto che la sua vita sia totalmente diversa da com’è. Non ricorda di aver mai lasciato Spoleto, di essersi trasferito a Roma, di aver sposato Lia né di vivere con lei e il piccolo Nino. Crede, invece, di essere fidanzato col PM Bianca Venezia (interpretata da Giorgia Surina), ex rivale in amore di Lia e ex collega e amica del Capitano Tommasi.
Parlando col medico, il Dottor Paolini, Lia, Cecchini e Don Matteo, scoprono di non poter dire subito tutta la verità a Tommasi, poiché rischierebbero un suo collasso psichico, ma di dover attendere e di doverlo assecondare visto che comunque si tratta di un disturbo temporaneo. Sin dall’inizio, lo spettatore pregusta quanto seguirà: Cecchini è un vero maestro nel portare avanti sceneggiate simili e anche questa volta non delude il pubblico!
Il maresciallo non perde tempo, contatta subito Bianca Venezia e la invita a Spoleto, perché, come ha detto il medico, è importante non contraddire Giulio per favorirne la guarigione.
Mentre Cecchini è impegnato a conversare telefonicamente con Bianca, fuori dall’ospedale, Don Matteo incontra Lara, una ragazza incinta di sette mesi, che si è recata lì per fare un controllo. Lara era lontano da Spoleto da tempo e Don Matteo, che conosceva lei e la sua famiglia da tempo, le chiede se è tornata per sua madre.
Don Matteo e Lara si recano altrove a discutere. Lara ha infatti urgente bisogno del consiglio di Don Matteo: sua madre, grande stakanovista, è sempre in giro per il mondo per lavoro, per promuovere la catena di alberghi PQ Hotel, e non si prende mai un momento per se stessa. Lara è molto preoccupata per lei, sua madre è di fatto molto malata, ha il morbo di Alzheimer, e rifiuta comunque di curarsi. Per questo, chiede a Don Matteo di parlarle.
In caserma, il Capitano Anna Olivieri, il Maresciallo Cecchini, il PM Nardi e il Procuratore Capo Sara Santonastasi, parlano dell’aggressione a Giulio. Anna informa i presenti di aver diramato la targa dell’auto rubata dai due aggressori. Il fatto è stato classificato come una rapina finita male, in quanto a Giulio è stato rubato il portafoglio.
Anna e Marco cercano di comportarsi civilmente e di andare d’accordo almeno sul posto di lavoro.
Fuori dalla caserma, Cecchini e il PM vengono raggiunti di corsa dalla piccola Ines, che dichiara di aver bisogno urgente di aiuto.
Ines: “Mi dovete aiutare!”
Marco: “Per cosa?”
Ines: “Per mandare in prigione Don Matteo! Abita là! E’ sempre vestito di nero con una bicicletta. Dice che fa il prete, ma io non ci credo. I preti non sono così!”
Cecchini: “Perché vuoi mandare in carcere Don Matteo?”
Ines: “Perché è cattivo. Ha mandato mia nonna in un posto brutto.”
Marco: “Un posto brutto? Che posto brutto?”
Ines: “Una specie di casa grande dove ci sono persone tanto vecchie.”
Ines con la sua simpatia e la sua intelligenza porta alla luce un dramma molto attuale: quello dell’abbandono a se stesse delle persone anziane nelle case di riposo. Con la sua dolcezza ci fa riflettere: anche se spesso è necessario mettere un anziano in una struttura dove possano fornirgli le cure adeguate, questo non significa che dobbiamo abbandonarlo, non andare più a trovarlo, non prendere più in considerazione l’idea che possa un giorno tornare a casa.
Ines vede in Marco un eroe, una figura importante quasi genitoriale. Perciò chiede a lui di liberare la nonna dalla “prigione” in cui è rinchiusa.
Più tardi, Anna, entrando nel proprio appartamento, si rende conto che c’è qualcosa di diverso: sono apparse foto del Capitano Tommasi dappertutto, un sacco da boxe e… c’è Cecchini che sta risistemando.
Cecchini tenta di discolparsi, dicendo al Capitano Olivieri di aver provato più volte a contattarla senza successo per informarla che Giulio è stato dimesso dall’ospedale e che, di conseguenza, ha bisogno di un posto dove stare. Cecchini ha pensato, infatti, di riarredare la casa di Anna com’era ai tempi in cui la occupava Giulio, sempre al fine di assecondare il suo disturbo delirante.
Così, manda Anna in albergo, al PQ Hotel, dove Giulio aveva prenotato per sé e la sua famiglia.
Al PQ Hotel, quella sera stessa, viene fatta una festa di promozione della catena alberghiera. A presiederla c’è il padrone della stessa, il Dottor Bernardo De Seta, insieme a sua moglie Valeria. Valeria e il marito, grazie ai proventi della loro attività, riescono a fare beneficenza e a portare avanti iniziative filantropiche, fra queste, in particolare, durante la festa, evidenziano la recente costruzione di un ospedale. In rappresentanza dei medici dell’ospedale garantito dai fondi versati dal PQ Hotel c’è il Dottor Paolini, lo stesso medico che aveva in cura il Capitano Tommasi.
Alla festa partecipa anche Don Matteo, con la speranza di incontrare la mamma di Lara, Agata. Quando la incontra, fa la conoscenza anche dei padroni della catena alberghiera e della loro figlia, Erica.
All’improvviso, i presenti vengono informati dal portiere che c’è bisogno di un medico: una ragazza è stata trovata in una pozza di sangue, all’interno di una stanza dell’albergo, da un’addetta delle pulizie. Si tratta di Lara, la figlia di Agata.
La ragazza viene immediatamente ricoverata in ospedale.
A casa di Cecchini, nel frattempo, tutto è pronto per il ritorno di Giulio: ci sono i colleghi della caserma, il PM Nardi, Lia, intorno a una tavola imbandita, da cui Giulio viene accolto festosamente.
Stringendo la mano della moglie Lia, Giulio non sembra ricordare nulla, a parte che Lia è la nipote di Cecchini e ha un figlio che si chiama Nino.
Poco dopo, arriva Bianca, che il Capitano Tommasi accoglie con un bacio, cui giustamente Lia non reagisce bene. Cecchini spiega in fretta la situazione a Bianca e le chiede di fingere di essere la fidanzata di Giulio.
Giulio fa un brindisi in onore dei suoi amici e della sua “fidanzata”. Lia allora si alza da tavola e se ne va indignata e gli altri ospiti fanno lo stesso. Restano soli Bianca, Giulio e Cecchini. Giulio decide che per lui e Bianca è venuto il momento di andare a dormire. Allora Cecchini lo blocca immediatamente: Bianca è una donna all’antica, che crede nel matrimonio e non andrebbe mai a dormire con un uomo che non fosse suo marito!
Lo spettatore ride di fronte all’ennesima carambola di Frassica: ha salvato in extremis la faccia e l’onore di Lia per un pelo. Lia, che sa salvarsi da sola, non appena Giulio si è allontanato, arriva per ricordare a Bianca che Giulio è suo marito.
Il giorno seguente, in ospedale, Don Matteo parla con Agata, di fronte alla camera dove è stata messa la figlia Lara. Agata spiega a Don Matteo di non aver potuto contattare il padre del bambino, compagno di Lara, perché non vede sua figlia da più di un anno e non lo conosce. Arrivano anche i Carabinieri, che interrogano la donna. Lara è infatti la vittima di un tentato omicidio.
Intanto, Sofia va a casa di Jordi per vedere come sta e portargli alcuni appunti di scuola. La madre di Jordi però non la fa entrare a incontrarlo: il figlio non vuole vedere nessuno. La madre apprezza comunque il gesto.
In caserma, Anna trova Giulio nel proprio ufficio, ancora convinto di essere il Capitano di Spoleto. Arrabbiata, chiede al Maresciallo Cecchini di rimettere a posto le cose, ma, come al solito, il maresciallo agisce alla propria maniera e combina altri guai.
Invece di svelare con delicatezza a Giulio che non è più il capitano di Spoleto, mente e gli dice che ha portato la sua divisa in lavanderia e che Anna è stata chiamata come sua sostituta temporanea. Giulio vuole lavorare e, pur concedendo ad Anna di condurre l’interrogatorio e le indagini, decide di sorvegliarla, su consiglio di Cecchini. Così, partecipa all’interrogatorio di Agata.
Agata racconta che non era in buoni rapporti con la figlia e che l’aveva vista per l’ultima volta, il giorno del suo tentato omicidio, in albergo, alle 16.
I Carabinieri, però, le mostrano le registrazioni delle telecamere dell’albergo e le dimostrano che è stata l’ultima a vedere la vittima prima dell’aggressione. Inoltre, dichiarano che un cameriere le ha sentite discutere animatamente. Le due stavano discutendo delle scelte di vita di Lara, che aveva lasciato l’università e forse era tossicodipendente.
Bernardo De Seta arriva a salvare Agata, che è la Direttrice Generale della sua catena di alberghi e afferma che il suo legale ha scoperto che i Carabinieri non hanno elementi sufficienti per trattenerla.
Più tardi, a Anna viene segnalato il furto di diversi motorini rubati ad opera del pregiudicato Sergio La Cava. Così, Anna decide di andare a fargli visita. Trova Sergio impegnato nella risistemazione e nella riparazione di alcuni motorini, che, senz’ombra di dubbio, sono quelli rubati. Sergio si difende, dicendo che sta semplicemente cercando di portare avanti un lavoro onesto, sulla base di quanto ha appreso in carcere, e che i motorini gli vengono forniti da un altro giovane. Anna, che non gli crede completamente, lo informa che può essere comunque accusato del reato di ricettazione.
Don Matteo si reca di nuovo all’albergo e qui parla ancora con Agata, nel tentativo di capire il vero motivo dell’allontanamento tra lei e la figlia e di persuaderla a riposare e curarsi.
Don Matteo: “Certo, tu hai fatto tutto per tua figlia, ma il tempo che ti rimane con lei non tornerà più.”
Agata: “Per me abbandonare questo sarebbe come morire prima del tempo.”
Don Matteo: “Non è così, tu non sei il tuo lavoro. La tua vita è più grande.”
Cecchini rispolvera la divisa del Capitano Tommasi e gliela restituisce. Poi seguono alcuni divertenti scambi di battute tra Giulio, Cecchini, Anna, che sta uscendo dall’appartamento che Giulio crede essere il suo, Lia e Bianca.
Il PM fa visita in canonica a Don Matteo e alla piccola Ines e sente la bambina suonare la chitarra elettrica, una Strato del ’79, simile a quella che utilizzava Jimi Hendrix. Purtroppo, la chitarra si rompe durante alcune prove e non c’è modo di aggiustarla: allora il PM pensa di regalarle la sua Strato del ’81. Afferma poi che la bimba non può stare senza un tutore legale.
Cecchini, nei giorni seguenti, durante la consueta partita a scacchi con Don Matteo, discute del caso e gli rivela la sua idea: Agata potrebbe aver colpito la figlia, in preda a un attacco di aggressività di quelli tipici dell’Alzheimer. Don Matteo suggerisce a Cecchini di controllare qual è l’arma del delitto e di rintracciarla prima di approdare a qualsiasi conclusione. Lui riferisce in caserma.
Tommasi, una volta rimasto solo con Cecchini, gli confessa la sua volontà di sposare la “fidanzata” Bianca Venezia.
Don Matteo, recatosi nuovamente all’albergo, parla con Valeria, la moglie del Signor De Seta, e la figlia Erica e chiede loro se sanno perché Agata e Lara si sono allontanate. Valeria dice che è colpa di suo marito e poi comincia a raccontare al sacerdote la propria storia, di come avesse conosciuto il marito quando era ancora solo un cameriere e lei una diplomata, di quante cose lui abbia fatto per loro, per la carriera e di quante attività di beneficienza i due insieme avessero messo in piedi. In albergo, arriva anche il compagno di Lara, Gabriele Corsi, a chiedere notizie della ragazza. Il giovane ha sin da subito un confronto diretto con Agata.
Gabriele viene condotto in ospedale da Lara e lì racconta a Don Matteo di come si sono conosciuti: vederla dietro a un vetro in terapia intensiva gli ha ricordato il loro primo incontro, quando la ragazza era in coma a causa di un overdose di alcol e farmaci nell’ospedale in cui lui lavorava.
Cecchini parla con Bianca e le racconta della volontà di Giulio di chiederle di sposarlo. Il maresciallo chiede alla PM di rifiutare, in caso che Giulio si faccia avanti, in virtù dello stato confusionale in cui il capitano versa e per il fatto che lui è già sposato con Lia. Bianca accetta, ma insinua in Cecchini il dubbio che il matrimonio di Lia e Giulio non sia solido come sembra, narrandogli dei frequenti incontri tra lei e il Capitano Tommasi perché quest’ultimo aveva bisogno di confidarsi in merito alle indagini che stava portando avanti su un caso molto riservato di riciclaggio di soldi della malavita, in cui Giulio era convinto fosse coinvolta una catena di hotel.
Riportando quanto scoperto ad Anna, Cecchini e il Capitano Olivieri arrivano a pensare che l’aggressione a Giulio fosse premeditata e che non si trattasse di una semplice rapina, ma di un tentativo di fermare le indagini. Anna mette poi al corrente il maresciallo delle identità dei due malavitosi che avevano picchiato Giulio e che erano stati in seguito identificati dalla Stradale. Anna suggerisce di trovare un collegamento tra i due e la PQ Hotel. Poi, Anna e Cecchini parlano di sentimenti.
Anna: “A Nardi è bastato un litigio per tradirmi e a Tommasi una botta in testa per pensare di stare insieme a un’altra donna.”
Cecchini: “Nardi ha sbagliato. Il Capitano è confuso, ma loro due, nel loro cuore, veramente lo sanno chi amano.”
Dopodiché Cecchini cerca di convincere Lia a uscire a mangiare una pizza con Giulio, per curare il loro rapporto. Lia non è d’accordo: Giulio non si ricorda di essere sposato con lei, inoltre i due da qualche settimana vivevano separati. Lia dice di aver capito che il marito ha un’altra.
Sofia, intanto, ritorna a casa di Jordi, per portargli altri appunti, la madre la fa accomodare e persuade Jordi a incontrarla. I due parlano e Jordi spiega che il suo nome deriva da quello del figlio di un famoso giocatore di calcio olandese di cui suo padre era appassionato, poi dichiara di odiare il calcio. Sofia risponde che è un momento epocale, poiché non ha mai sentito un ragazzo dire di odiare il calcio: il suo ragazzo, Riccardo Anastasi, lo adora. A quel punto, arriva un’infermiera per fare la medicazione alla gamba amputata di Jordi e Sofia se ne va.
Don Matteo e Cecchini parlano del matrimonio di Lia e Tommasi e Cecchini lo aggiorna sulle indagini. Don Matteo afferma che Lara probabilmente ha un segreto e incita i Carabinieri a indagare su chi ha pagato i conti della ragazza negli ultimi anni, visto che la madre era sempre assente nella sua vita.
In caserma, arriva la piccola Ines, che trova Marco e Anna che discutono del caso. La piccola chiede a Marco di diventare il suo “tatuatore legale”, no, pardon, il suo tutore legale.
Intanto, Cecchini incontra Elisa e la mette al corrente delle sue preoccupazioni sul matrimonio della nipote Lia. I due sono in auto, fermi sotto casa. Il Capitano Tommasi li vede mentre si salutano con un bacio.
Cecchini, tornato a casa, prende Giulio da parte per parlargli. Giulio, subito, lo attacca, dicendogli che l’ha visto in macchina baciarsi con una donna diversa da Caterina, non ricordandosi la morte di lei. Allora il maresciallo esplode e non può fare a meno di dirgli tutta la verità, che Caterina è morta, che lui non è fidanzato con Bianca, bensì sposato con Lia, che non è più il capitano di Spoleto da anni e che ormai vive a Roma.
Giulio resta incredulo e dichiara di sentirsi estraneo dalla sua vera vita e di non provare niente per Lia.
In canonica, Don Matteo e Ines dipingono le uova sode per la Pasqua. Poi, arriva Sofia e racconta a Don Matteo quanto le riesca difficile stare vicino a Jordi, ora che gli hanno amputato una gamba. Don Matteo la consola, dicendole che il dolore fa paura a tutti e raccontandole un aneddoto interessante: Anne Coleman Ladd, scultrice americana ai tempi della 1° Guerra Mondiale viveva a Boston, mentre suo marito medico viveva a Parigi e curava i soldati feriti, molti dei quali purtroppo erano mutilati; Anne chiese alla Croce Rossa di trasferirla a Parigi e dedicò la sua attività di scultrice a creare delle piccole maschere su misura che potessero nascondere le parti ferite e mutilate. Molti soldati tornarono a casa e uno di loro, in particolare, dopo anni restituì la maschera ad Anne e la ringraziò dicendole che ora riusciva a trovarsi bello come lei lo aveva visto sin dall’inizio. Solo grazie all’amore degli altri, difatti, come afferma giustamente Don Matteo, possiamo arrivare ad accettare le nostre ferite.
Intanto, Lara è entrata in travaglio prematuramente. Il bambino nasce ed è sano, è una femmina.
Al risveglio di Lara, Gabriele e la ragazza le danno un nome, la chiamano Agata come la nonna, e scoprono che a tentare di uccidere Lara è stato il padrone della PQ Hotel, Bernardo De Seta.
I Carabinieri scoprono che Lara era a conoscenza del riciclaggio di denaro sporco interno alla catena di suoi alberghi. I Carabinieri si accorgono anche che dalla registrazione delle telecamere di sorveglianza sono stati cancellati alcuni fotogrammi. Intuiscono che deve essere stato De Seta, allora si recano nel suo albergo. Lì lo trovano morto.
Cecchini svela a Lia che Giulio si vedeva con Bianca e la ragazza arriva a convincersi che Giulio avesse una relazione con lei. Intanto, Giulio chiarisce con Bianca e mette fine alla finta relazione.
Sofia e Jordi continuano a studiare insieme. Jordi cade, inciampando nell’orlo dei pantaloni della tuta della gamba amputata. Allora Sofia glieli taglia e tagli anche gli altri pantaloni che il ragazzo ha nel cassetto, per dimostrargli che deve accettarsi per quello che è. Jordi, tuttavia, non vuole più riprendere a ballare.
Sofia: “Non devi avere paura di quello che sei.”
Jordi: “Uno storpio?”
Sofia: “No. Un ragazzo fico. Un po’ strambo… ma fico… E chi se ne frega se ti manca un pezzo di pantalone!”
Cecchini si reca in canonica e aggiorna Don Matteo e gli dice di essere convinto che i due malavitosi che hanno aggredito Tommasi siano gli stessi che hanno ucciso De Seta. Don Matteo non è d’accordo: lo trova strano, perché De Seta è stato ammazzato con uno dei coltelli presenti nella camera dove è stato rinvenuto il corpo, come se si trattasse di un atto improvvisato.
In caserma, Anna convoca la moglie di De Seta e le chiede se sapeva dei suoi affari illeciti. Poi le mostra un fotogramma ritraente un uomo sospetto, ripreso dalle telecamere dell’hotel.
Anna, che si rivede in Ines perché anche lei è cresciuta senza un padre, in seguito alla dichiarazione di non voler sporgere denuncia da parte di uno delle vittime di furto del motorino a condizione che i motorini rubati siano restituiti, va ancora una volta da Sergio per informarlo e parlargli. Anna gli impone come condizione ulteriore per il ritiro della denuncia di presentarsi all’indirizzo, che lei gli fornirà, e di accettare il lavoro che gli verrà proposto.
Sergio: “Perché lo fai?”
Anna: “Perché io non ce l’ho più un padre. Si è suicidato, credeva di essere un fallito, ma non lo era. Non era un fallito… e anche se lo fosse stato, io ero lì, lo avrei amato comunque.”
Agata e Lara si riconciliano. Lara racconta che, durante diverse estati trascorse in Sicilia, con la famiglia di De Seta, da ragazzina, Bernardo si era approfittato di lei. Era orgogliosa del lavoro della madre, ma si era allontanata da lei a causa di De Seta.
I due aggressori di Tommasi vengono avvistati in periferia a Spoleto. I Carabinieri vanno a prenderli e c’è un conflitto a fuoco.
Marco viene avvisato e accorre preoccupatissimo in caserma, perché teme che Anna sia stata ferita gravemente e ha paura di perderla. Mentre, Marco chiede notizie a Cecchini, però, Anna è lì presente. Lo blocca e lui la abbraccia affettuosamente.
Tommasi, intanto, si confida con Don Matteo in riferimento alle sue perplessità e ai suoi dubbi sulla sua vera vita.
Don Matteo: “Rilassarsi e distrarsi lo sanno fare in molti, ma riposarsi solo in pochi. ”
Giulio: “Che cosa vuol dire riposarsi?”
Don Matteo: “Il massimo esperto è quello lassù. Lui lavora solo sei giorni, poi il settimo giorno, sai cosa fa? Si guarda le cose che ha fatto nei primi sei e le ama così come sono e loro diventano belle. Riposare è amare.”
Tommasi dice a Don Matteo che era Valeria a pagare i conti di Lara. Così, Don Matteo intuisce tutto e si reca in albergo da Valeria, dove scopre essere stata Valeria ad uccidere Bernardo per legittima difesa. Valeria era venuta a conoscenza del riciclaggio di soldi sporchi, delle violenze a Lara, gli aveva chiesto di confessare tutto e lo aveva minacciato di denunciarlo. Lui, per questo, l’aveva assalita e Valeria aveva afferrato un coltello per difendersi e, incidentalmente, nella colluttazione, aveva finito per colpire il marito.
Giulio incomincia a ricordare perché si è innamorato di Lia. Bianca decide di andarsene e svela a Lia che Giulio non l’ha mai tradita. Cecchini organizza per loro un secondo primo appuntamento.
Si festeggia la Pasqua, una volta risolto il caso, e Giulio, nel bel mezzo del pranzo, chiede a Lia di sposarlo di nuovo.
Tutto è bene quel che finisce bene o no?
Anche il PM sembra in procinto di fare un importante discorso al momento del brindisi… poi arriva Sergio La Cava a salutare Anna, a informarla che si prenderà le sue responsabilità con Ines e a interrompere il tutto.
Ecco le anticipazioni della 4° puntata:
A cura di Franny.
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