Pensavate ci fossimo dimenticati? E invece no!
Ecco il post del calendario del 4 di dicembre… c’è qualcosa di davvero speciale dietro la finestrella. Un indizio? È verde. Stiamo parlando dell’albero di Natale.
L’8 dicembre si avvicina e così il periodo in cui le persone addobbano casa e allestiscono degli alberi fuori o dentro le proprie case.
Sono diverse le tradizioni e le modalità di decorazione.
L’albero di Natale, come ben sapete, è insieme al presepe una delle più note usanze natalizie. Se ne volete uno vero, l’importante è scegliere un sempreverde. In Italia, va molto quello che comunemente chiamano “abete rosso”, mentre in altri paesi si prediligono anche pini e persino magnolie.
Ciò che importa però è che realizziate l’albero con qualcuno a cui tenete.
Il solo vedere un albero dice molto della casa in cui si entra. Se è disordinato e spesso pieno di ninnoli e simpatiche statuine in abbondanza, è facile possano essere stati dei bambini ad addobbarlo.
Ciò che lo rende autentico è la mancanza di perfezione.
Un albero di Natale troppo perfetto ci fa sentire a disagio -parlo per me almeno-, perché è evidente che gli manca qualcosa: il sentimento.
Sembra tirato fuori da un catalogo, impacchettato, scartato e consegnato direttamente a casa…
Così si perde la vera magia: hai un albero bellissimo da vedere, magari ricchissimo di decorazioni, che però è povero di tutto, in particolare del senso della festa, lo stare insieme.
Fare l’albero di Natale può essere un momento davvero prezioso di condivisione, che rimane nella memoria per gli anni a venire.
Il tempo che abbiamo non è infinito. Bisogna sfruttare ogni attimo al meglio.
La leggenda
Si narra che l’albero di Natale sia una tradizione molto antica, di origine addirittura celtica e quindi pre-cristiana. Si dice che i druidi addobbassero gli alberi in occasione del solstizio di inverno. Un tempo rappresentavano la vita in rinascita. Con l’arrivo la nascita di Gesù e l’arrivo del Cristianesimo, gli alberi di Natale hanno assunto il significato che hanno oggi: la celebrazione della venuta nel mondo del Salvatore. L’usanza odierna deriverebbe da alcuni racconti che hanno riportato che diverse piante fiorirono inaspettatamente in quel momento così speciale, vicino alla grotta di Betlemme. Altre leggende narrano che i pastori abbiano appeso i propri regali ad un albero per celebrare il lieto evento.
A cura di Franny.