Sconfiggere la paura

La paura ci distrugge, ci trasforma in un frammento infinitesimale rispetto a quello che siamo davvero, ci mette gli uni contro gli altri, ci blocca, ci provoca incubi continui, ci impedisce di tornare a fare le cose che abbiamo sempre fatto, ci chiude il cuore in una gabbia… perché, lo sappiamo, soffrire fisicamente o spiritualmente fa male. Ma c’è qualcosa che fa più male… fa più male non provarci, mettersi da parte, smettere, decidere di non confrontarsi più con una specifica situazione.

La paura di morire… la devo prendere e gettare dietro le spalle, devo aver paura di non essere stata onesta, di non essere ricordata con affetto, di non aver vissuto affatto.

La paura del male che mi circonda… la devo serrare sotto lo scarpe. Non devo attaccare, colpire, per primo/a. Serve solo a rendere il mondo più caotico e ingiusto di quanto già non sia. Devo fare la mia parte, devo diffondere il bene.

La paura dei legami… delle amicizie che tradiscono, di soffrire per amore… tutti soffriamo… anche le azioni più banali e quotidiane possono essere dolorose. La cosa che dobbiamo accettare è che si va avanti, se ti rompi qualche osso, magari il dolore rimane nel tempo e torna ciclicamente… ma l’osso va a posto. Lo stesso vale per il cuore, siamo noi a darci poca fiducia.

La paura di ritornare a fare qualcosa che prima facevamo abitualmente perché ci ha procurato danni fisici, ci ha fatto rischiare la morte, ci ha provato psicologicamente… dobbiamo soffocarla, subito dopo averla razionalizzata. Dobbiamo dire a noi stessi “era destino, sarebbe successo comunque”.

La paura di tentare, di buttarci, quella sensazione inquietante che ci fa tremare non appena ci mettiamo in gioco e usciamo dalla nostra comfort zone… dobbiamo schiacciarla, zittirla. Noi non siamo fatti per rimanere inermi e lasciarci scorrere le cose addosso, ma per vivere della filosofia del carpe diem.

La paura della vita, che è lo specchio della paura di morire, dobbiamo cacciarla. Non ha senso temere tutto il tempo di non avere mai quello che abbiamo sempre desiderato, si perde solo tempo inutile ad affannarsi e i giorni, i mesi e gli anni volano via. La vita è un dono che non va buttato nel cestino, anche quando fa male e bisogna ricominciare.

La paura è quel mostro che si nascondeva dentro i nostri armadi e sotto i nostri letti quando eravamo bambini. Vi ricordate come spariva? Accendendo una luce. Potete farlo, nel vostro spirito.

Oppure con l’appoggio di una persona cara, spesso un genitore, che veniva puntualmente a consolarci.

O ancora quando noi capivamo che la cosa più intelligente era accettare la paura come un punto di forza. Se la paura vi spinge a proteggere, a salvare, a fare del bene, a dare il meglio di voi, a mettervi in gioco… allora vuol dire che l’avete accettata come un elemento necessario per la vostra esistenza. È saggio aver paura della paura, questo ci fa scattare, ci incentiva a migliorarci.

A cura di Franny.

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