Un altro film che dovete assolutamente aggiungere alla vostra Netflix list è “30 anni in un secondo“. Si tratta di una commedia romantica di genere fantastico del 2004. Questo capolavoro, diretto da Gary Winick, ha la capacità di far riflettere in modo profondo su dove siamo arrivati e dove stiamo andando con le nostre vite. Perciò consiglio caldamente di vederlo: non è mai troppo tardi per fare scelte migliori e vivere di più con il cuore.
Il film è incentrato su un viaggio nel tempo della protagonista, Jenna Rink, che nella sua versione trentenne è interpretata da Jennifer Gardiner.
All’inizio della vicenda, Jenna è una tredicenne come tante altre, carina, simpatica e intelligente, che però si trova a dover fare i conti con le malignità di alcune compagne e con i complessi tipici dell’età. Al suo fianco ha Matt, Mattie come ama chiamarlo lei, il suo migliore amico e compagno di scuola.
Si sente sfigata ed emarginata, perché esclusa dai gruppi più popolari, come quello delle “ragazze del sestetto”, di cui é a capo l’antipatica Lucy, “Tom-tom”, e perché non corrisposta dal ragazzo più grande per cui ha una cotta, Chris Grandy.
Il giorno del suo tredicesimo compleanno, invita il sestetto a casa, ma la capobanda Tom-tom le dice che né lei né Chris Grandy potranno andarci perché devono terminare un compito per la scuola. Come in altre occasioni, Jenna si offre di fare il compito per loro in modo che abbiano il tempo di partecipare alla festa.
Nel pomeriggio, prima che arrivino gli invitati, Matt dà all’amica il proprio regalo, una casa delle bambole, costruita a mano da lui, dove ha inserito alcune sagome con la propria foto, la foto di Jenna e quella della cotta storica della ragazza.
Sul tetto della casa cade della “polvere magica” proveniente dalle bustine delle caramelle Razol che i due ragazzi amavano sempre condividere.
Intanto, arrivano gli invitati.
Tom-tom organizza un gioco di gruppo, col solo scopo di liberarsi di Jenna, poter rubare indisturbata il cibo della festa e il compito svolto per lei, Chris Grandy e le sue amiche, e andarsene: “sette minuti in paradiso”.
Jenna viene così convinta a chiudersi nello sgabuzzino di casa sua, dove nel frattempo su alcuni scaffali in alto era stata poggiata la casetta delle bambole regalatale da Matt, nella vana attesa del ragazzo per cui ha una cotta.
Mentre Jenna è chiusa al buio, però, gli invitati le rubano il cibo, il compito e se ne vanno. Ad aprirle accorre Matt, che, prova a baciarla. Tuttavia, Jenna in un misto di sorpresa, rabbia e disperazione, lo assale, spingendolo via, e si richiude nello sgabuzzino. Qui esprime il desiderio di essere una trentenne vincente e seducente, mentre la polvere magica delle razol si sparge su di lei.
**Seguono spoiler**
Al suo risveglio, Jenna è una trentenne, bella e di successo, che convive con il proprio fidanzato e lavora per Poise, la rivista per cui aveva sempre sognato di lavorare. Rimane da subito sconcertata dall’uomo nudo che trova nel suo bagno e dalla migliore amica e assistente che la aspetta all’uscita del palazzo residenziale dove vive, che si rivela poi essere nientemeno che Tom-tom.
È diventata caporedattrice di Poise, ma la vita che ha sempre sognato è tutt’altro che rose e fiori. Gran parte delle persone che lavorano con lei la odiano per scorrettezze e malignità di cui la Jenna con mentalità da tredicenne non ricorda di essersi macchiata. I suoi genitori non fanno più parte della sua quotidianità, perché col tempo si sono stancati di cercarla visto che lei li ignorava continuamente e pregava la segretaria di non passarle mai le loro telefonate. Inspiegabilmente, anche l’inseparabile migliore amico Mattie sembra sparito nel nulla.
Jenna, sconvolta e impaurita dai tanti cambiamenti, decide di ritrovare Mattie e si mette alla sua ricerca.
Lo trova ormai adulto, residente a Greenwich Village, che si paga la vita facendo il fotografo. Matt (interpretato da Mark Ruffalo) ha inseguito il suo sogno e ha coltivato la propria passione per la fotografia, è dimagrito e cresciuto e… ha un modo di fare molto distaccato nei suoi confronti.
Con un po’ di insistenza Jenna riesce a cavargli fuori la verità e scopre di aver rotto la loro amicizia proprio il giorno del suo tredicesimo compleanno e di essere in seguito diventata la nuova capobanda del sestetto e la ragazza di Chris Grandy.
Scopre però ben presto che aver ottenuto tutto quello che aveva sempre voluto l’ha trasformata in una persona spregevole e priva di sentimenti, che tradisce il proprio ragazzo con il marito di una collega, spaccia i progetti dei collaboratori per propri e vende le idee della propria rivista a un’azienda concorrente.
Resasi conto di tutto ciò, torna a casa dai propri genitori nel New Jersey e si chiude nello sgabuzzino a piangere, sperando di ritornare indietro.
Purtroppo non ci riesce. I suoi genitori, però, la trovano e la confortano. Jenna, grazie ai consigli della madre capisce che tutti nella vita fanno errori e che gli errori sono fondamentali proprio per correggersi. Così torna a New York e tenta di cambiare la sua vita.
In parte ciò le riesce, Jenna migliora i suoi rapporti con tutti e ce la fa persino a far uscire Poise dala crisi, ma, quando si tratta di riprendersi il suo migliore amico Matt, che capisce essere stato da sempre la persona giusta per lei, fallisce. Matt decide infatti di sposare la propria fidanzata, Wendy, di cui non è innamorato, ma è legato da affetto e lealtà.
Quando si reca a casa di Matt, per provare a impedire il matrimonio, lui le restituisce la casa delle bambole che le aveva costruito tanto tempo prima e lei non aveva apprezzato.
Jenna se ne va con essa e si isola sconsolata a piangere in giardino.
Qui, la polvere magica rimasta sul tetto della casa prende il volo, mossa dal vento, si sparge su di lei e la riporta indietro a quando aveva tredici anni.
Jenna non ripete gli stessi errori. Si fidanza con Matt e poi i due, più avanti, raggiunti i trent’anni, si sposano.
Questo film non ci insegna che il passato è la via giusta, perché non sempre è così, non per tutti. Ci invita a guardare al di là della nostra testardaggine, a non trascurare i bravi ragazzi che ci circondano, a non abbandonare la famiglia, a mantenere un animo puro e sincero e a non farci snaturare dalla crescita, a non scendere a compromessi con la nostra coscienza, a essere leali, a cercare l’amore vero.
Non esiste una macchina del tempo, ma non è mai troppo tardi per migliorarsi. L’età é solo un numero, è questo il trucco.
A cura di Franny.