Ci sarà sempre qualcuno nella nostra vita che cercherà di farci sentire imperfetti, fuori posto, troppo alti, troppo bassi, troppo magri, troppo grassi, troppo intelligenti, troppo stupidi… La verità è che dobbiamo imparare ad amarci esattamente come siamo, con quelli che gli altri definiscono i nostri maggiori difetti, perché sono essi stessi a renderci unici.
Tall girl è un film che consiglio di aggiungere vivamente alla vostra Netflix list, perché insegna valori che stanno diventando degli enormi sconosciuti per molte persone, come il rispetto per gli altri e per noi stessi.
La protagonista del film è Jodi, una ragazza di sedici anni, studentessa di liceo, che per tutta la vita è stata etichettata come “la ragazza troppo alta”, dai genitori, dalla sorella reginetta di bellezza, dai compagni di classe e dai bulli della scuola.
Con il suo 1,87 e le sue Nike numero 48 da uomo, la povera Jodi, infatti, per la maggior parte delle persone non aveva il diritto di considerarsi una ragazza normale. Per suo padre, già da piccolissima, Jodi era un rischioso fenomeno da baraccone, una figlia che non avrebbe mai potuto avere un esistenza come quella di tutti gli altri, perché non sarebbe stata popolare come la madre e la sorella ma sarebbe stata presa in giro in continuazione.
Se un genitore inizia a dire a un figlio “sei troppo alto”, “sei troppo grasso”, “sei troppo stupido”, fino a farne un problema esistenziale personale, sarà lui stesso, non il difetto insignificante alla radice della sua preoccupazione, la vera rovina di suo figlio.
Jodi al liceo si trova male, è presa in giro da quasi tutti i compagni, che le danno appellativi cattivi, la definiscono “giraffa”, “stampellona” e che le chiedono ripetutamente “che tempo fa lassù?” come se fosse divertente. La ragazza, però, non è sola, ha una migliore amica di colore simpaticissima, che la difende sempre, e un altro amico un po’ più basso di statura ma che da anni in segreto è pazzo di lei.
Quando arriva un ragazzo straniero dalla Svezia per un programma di scambio, Stig, alto addirittura più di lei, Jodi si convince che quella possa essere la sua unica occasione per essere felice.
Sarà davvero così? Questa volta non vi rovino il finale, date un’occhiata al film.
Il bullismo è qualcosa di tremendo, che abbiamo provato tutti, chi più chi meno. Solo poche persone però hanno il coraggio di ammettere apertamente di averlo subito. Magari ci davano degli sfigati, degli imbranati, degli elefanti. Il bullismo è subdolo e arriva davvero a farti credere di valere meno di quello che vali, ma poi arriva un momento, quello in cui ti dici “a me piace quello che sono”, non mi importa se per gli altri sono stata grassa, troppo studiosa, sfortunata… è in quel preciso istante che il brutto anatroccolo diventa un cigno spettacolare.
Gli standard di bellezza, di intelligenza, di perfezione, sono stupidi, perché la perfezione non è di questo mondo.
A cura di Franny.
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