
Oggi vi presento una poesia che ho scritto tempo fa di mio pugno.
Non andare via
E’ tornata da me.
E’ un’emozione.
Tutte quelle parole ghiacciate
che riesco a trattenere…
Sento che la mia solitudine
Non è più sola.
Le amarezze dei dolori della vita
sono farfalle crepuscolari
che ho lasciato volare lontane.
Voglio dimenticare i drammi,
le lacrime infinite perdute senza una ragione.
Guardo la fotografia della mia malinconia
e mi accorgo che posso stringerla in mano,
senza paura.
I miei piedi non scappano più
perché non hanno motivo di fuggire.
Un’istantanea della realtà
mi descrive con un sorriso,
un’espressione piena di consapevolezza
per le difficoltà che ho dovuto affrontare
e per le cose che sono accadute.
Tutto questo tempo l’ho speso
per farmi tornare in mente chi ero davvero.
Per riprendere i panni dimessi di una ragazza,
piena di sogni e di speranze,
che amava guardare alla vita con leggerezza
e fervente trepidazione.
Perciò ti chiedo: non andare via.
Per questo insisto e condisco i discorsi
di suppliche velate.
Io so che non sappiamo mai
in che punto preciso deve finire
il cammino della nostra vita.
E io non voglio perdermi un attimo,
un secondo, di quello che sta per venire.
Non mi interessano la popolarità
e nomi ricalcati su un giornale
di un paese in decadenza.
Voglio lasciare un ricordo di me,
molto umile,
ma per le generazioni che saranno
non per quelle di oggi.
Oggi voglio vivere la mia vita con te,
che sia fatta di un giorno,
mesi, ancora cinquant’anni,
l’eternità.
Non mi lasciare mai.
Ti prego. Tu non andare via.

A cura di Franny.
Rispondi