Seguiamo l’ideale in tutto. Che sia lavoro, sport e aspetto. Questo può migliorarci, ma anche renderci infelici. Siamo almeno liberi di creare un nostro ideale? Siamo davvero liberi di condividere gli ideali che ci vengono quasi imposti?
Questo è il punto: in realtà non ci viene davvero imposto un mitico modello di perfezione, sarebbe meglio dire che viene “propinato”!
Portando degli esempi: l’impiegato irreprensibile, il manager milionario, la modella magra, la macchina potente. C’è chi sinceramente potrà dire: “Sì, io sono un lavoratore efficiente!”, chi sinceramente potrà dire: “Una macchina potente è un’altra cosa!”. Ma siamo liberi di scegliere. Siamo anche liberi di pensare: “Io adoro andare piano in auto” e “non sono un lavoratore perfetto, ma mi impegno!” , e ancora: “io voglio diventare una modella curvy!”.
Se siamo sinceri con noi stessi e con gli altri, potremo smetterla di arrancare dietro un qualcosa che ci deve piacere per forza, e troveremo il tempo per seguire quello che vogliamo davvero.
A cura di Crystal
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