Oggi voglio parlarvi di un anime, che ho avuto occasione di guardare in giapponese coi sottotitoli in italiano. Gli anime sono un’altra di quelle occasioni di svago interessanti per chi come me ama viaggiare con la fantasia e ritiene che l’età sia solo un numero. Siete depressi o insoddisfatti, a causa di una giornata di lavoro pesante? Volete un’alternativa alle solite serie TV e avete nostalgia di quando eravate ragazzini? Bene, si vede che per voi è giunto il momento di fare un tuffo nel mondo degli anime giapponesi.
Avete vergogna di dire che vi piacciono i manga o gli anime? Beh, allora questa storia d’amore e d’amicizia potrebbe anche fare al caso vostro. “L’amore è complicato per gli otaku”, o “Otaku ni koi wa muzukashii” in giapponese, -non chiedetemi di scriverlo in ideogrammi-, è un anime che parla della difficoltà dell’essere un otaku, concetto che raggruppa gli appassionati di videogiochi, di fumetti, cartoni animati e computer.
L’anime in questione è stato messo in onda per la prima volta il 13 aprile 2018, prodotto da A-1 Pictures e diretto da Yoshimasa Hiraike. Esso è frutto della fantasia di Fujita, autore del manga omonimo da cui ha tratto ispirazione l’anime. In Italia, gli episodi sono stati trasmessi in streaming in simulcast anche coi sottotitoli in italiano, su Amazon da Amazon Video. Gli episodi in totale sono 11 e hanno una durata di 20 minuti ciascuno.
Hirotaka Nifuji e Narumi Momose, protagonisti della serie.
La storia narra le vicende quotidiane dei due protagonisti Hirotaka Nifuji e Narumi Momose, insieme a quelle dei loro amici Taro Kabakura e Hanako Koyanagi.
Taro Kabakura e Hanako Koyanagi in una scena.
Fra gli altri personaggi primari dell’anime troviamo Naoya Nifuji e Ko Sakuragi.
Ko Sakuragi e Naoya Nifuji .
La narrazione ha inizio quando Narumi Momose, impiegata imbranata e ritardataria si sveglia per il suo primo giorno di lavoro in una nuova azienda. Narumi ha cambiato vita, lavoro, casa, in seguito alla fine della relazione amorosa con un ragazzo, la cui identità nell’anime non è specificata.
Narumi è triste, depressa e al contempo preoccupata per la sua nuova situazione. Il suo timore più grande è che qualcuno dei suoi nuovi colleghi possa scoprire che lei è un otaku, cioè un’appassionata di videogiochi e una lettrice accanita di manga. L’essere otaku ancora alla sua età -ha cerca 25 anni- non è ben visto nella società giapponese. Allora Narumi ripromette a se stessa di nascondere a tutti i suoi veri hobby e le sue vere passioni, hobby per cui nessuno dei suoi ragazzi precedenti l’aveva mai accettata. L’ultimo era arrivato a lasciarla proprio perché aveva scoperto la sua natura di otaku.
Narumi, però, in azienda fa un incontro imprevisto: vede Hirotaka Nifuji, suo stretto amico di infanzia e compagno di giochi.
Hirotaka e Narumi da ragazzini, insieme al piccolo Naoya.
Hirotaka è un gamer, un otaku proprio come Narumi, ma a differenza di lei non teme il giudizio altrui e non ha paura di nascondersi.
I due riprendono la loro amicizia da dove l’avevano lasciata. Poi Hirotaka si propone inaspettatamente a Narumi come potenziale fidanzato in virtù dei loro interessi comuni. Lei accetta, senza sapere che Hirotaka prova per lei dei sentimenti più profondi da molto più tempo.
La coppia instaurerà poi un bel rapporto con un’altra coppia di lavoratori dell’azienda, anche loro otaku sotto copertura, cioè con Hanako Koyanagi e Taro Kabakura.
Narumi capirà alla fine che è meglio accettarsi come si è e avere al proprio fianco una persona che apprezzi come sei davvero?
A cura di Franny.